Quando la confisca del veicolo non può essere applicata nonostante la violazione

giacomo mazzarella
Fermo amministrativo

Una delle sanzioni amministrative accessorie in materia di circolazione in auto è la confisca del veicolo. Ed è sicuramente la sanzione più grave a cui si può essere assoggettati quando si viola il Codice della Strada. La confisca del veicolo non va confusa con il fermo amministrativo. Che è un altro di quei provvedimenti duri e pesanti a cui un trasgressore del Codice della Strada può essere assoggettabile. La confisca del veicolo e il fermo amministrativo possono essere applicati su un veicolo e quindi ad una automobilista per vari motivi. Anche per motivi fiscali e di cartelle esattoriali o di debiti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Ci sono casi però in cui la confisca del veicolo non può essere applicata ad un automobilista. Che quindi viene salvaguardato da questo punto di vista. In pratica non si può essere assoggettati alla peggiore sanzione amministrativa prevista. Ma in quali casi si materializza questa specie di salvaguardia? Ecco un nostro approfondimento in materia.

Confisca del veicolo e fermo amministrativo, ecco di cosa si tratta

auto con fermo amministrativo
Il collegamento o il paragone tra fermo amministrativo e confisca del veicolo non è una cosa che trova concretezza delle normative vigenti. Perché si tratta, come dicevamo in premessa, di due cose completamente diverse. Anzi, la confisca del veicolo può essere considerata anche il provvedimento successivo al fermo amministrativo dell’auto. Per esempio uno automobilista che viene scovato a circolare con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo. Ipuò subire una sanzione successiva che appunto è quella della confisca del veicolo. Ma non c’è solo questa fattispecie di violazione a produrre la confisca del veicolo. Infatti essendo la sanzione più grave prevista dal Codice, la confisca viene applicata alla luce di gravissime violazioni al Codice della Strada. Per esempio la guida in stato di ebbrezza o la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono alcune tipologie di situazioni che prevedono tra le sanzioni accessorie anche la confisca del veicolo. Che di fatto viene levato dalla disponibilità per il diretto interessato. Una cosa diversa dal fermo amministrativo, che lascia l’auto al trasgressore, salvo poi vietarne l’utilizzo in relazione al provvedimento di fermo.

Le regole relative alla confisca dell’auto

La confisca o il sequestro di un veicolo è quanto di peggio possa capitare al proprietario del veicolo stesso. Ma se la grave violazione del Codice della Strada è stata commessa da una persona diversa dal proprietario del veicolo cosa accade? Una tipica situazione che si può materializzare in una famiglia per esempio. Se l’auto è intestata al padre e la violazione è commessa dal figlio, il veicolo può essere sequestrato comunque? Su questo, come si legge sul sito “Laleggepertutti.it”, è stata la Cassazione a stabilire l’orientamento della giurisprudenza. E come sempre, soprattutto sul Codice della Strada, l’orientamento degli ermellini creando il precedente fa normativa.

A pagare non deve essere chi non ha commesso la violazione

La Cassazione ha sancito che la confisca del veicolo non è attuabile se chi ha commesso la violazione alle regole del Codice da cui la confisca scaturisce, non è il proprietario del veicolo. La trasgressione di un soggetto non può ricadere su chi la violazione non l’ha commessa. Questo il principio cardine della pronuncia degli ermellini della Suprema Corte di Cassazione. Ma non  sempre è così, perché non mancano i casi particolari, quelli che il sito prima citato chiama eccezioni.

Cosa dice il Codice della Strada in materia confisca dei veicoli

Dal punto di vista normativo è l’articolo numero 213 del Codice della Strada che determina che, qualora un automobilista “commette determinate infrazioni per le quali è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo, l’organo di polizia che accerta la violazione provvede al sequestro del mezzo facendone menzione nel verbale di contestazione”. Il proprietario del veicolo, nel caso in cui è alla guida nel momento dell’infrazione, “è sempre nominato custode con l’obbligo di depositare il veicolo in un luogo di cui abbia la disponibilità o di custodirlo, a proprie spese, in un luogo non sottoposto a pubblico passaggio, provvedendo al trasporto in condizioni di sicurezza per la circolazione stradale”.

Auto da portare al deposito, come?

In caso di assenza del proprietario, deve essere il conducente a farne le veci. Non ci si può rifiutare di adempiere a questo obbligo di andare a riporre l’auto in un posto di questo genere, perché si è assoggettabili a multe che vanno da 1.814 a 7.261 euro. Ove possibile anche dal punto di vista dell’intralcio alla circolazione, gli organi delle Forze dell’Ordine possono anche passare alla confisca del veicolo con tanto di prelievo del veicolo con il carro attrezzi. Il caso della guida in stato di ebrezza è lapalissiano al riguardo. Non potendo consentire al guidatore “alticcio” di rimettersi al volante per consegnare il veicolo, si provvede diversamente.

 

Dove finisce il veicolo confiscato

Mentre con il fermo amministrativo l’auto resta a disposizione del cittadino, anche se non può utilizzarla, con la confisca l’auto deve essere riposta dove il Prefetto stabilisce. nel caso di confisca immediata, come quello prima citato, immediatamente le forze dell’ordine portano il veicolo nel deposito prestabilito. Nel caso in cui venga lasciato al conducente, la procedura cambia. E sarà il proprietario del veicolo dopo ordinanza del Prefetto (entro 30 giorni dalla data della violazione), ad indicare dove consegnare il veicolo. Che va trasportato al luogo prestabilito con tutti i canoni della sicurezza, ed a spese del proprietario.

Come evitare la confisca del veicolo da parte del legittimo proprietario

Due tipiche situazioni che portano alla confisca del veicolo sono la già citata guida in stato di ebrezza o l’uso di un veicolo sprovvisto di assicurazione RC Auto obbligatoria. E sono due situazioni che possono essere utilizzate per capire quando il proprietario che ha dato l’auto ad un altro individuo, non rischia la confisca. Per chi non ha pagato l’assicurazione cambia tutto. Fermo restando il fatto che il proprietario può coprire la carenza pagando il premio precedentemente evaso evitando la confisca, i problemi sono seri. Anche se il proprietario non guida l’auto senza assicurazione nel momento del controllo delle forze dell’ordine, la confisca non può essere contestata. Non potrà il proprietario dire che non ne sapeva nulla della scadenza della polizza. Diversa la guida in stato di ebrezza. Dove la confisca del veicolo può essere contestata se il guidatore in stato di ebrezza non era il proprietario dell’auto. A meno che lo stesso proprietario non fosse a conoscenza del fatto che ha prestato l’auto ad un soggetto con problemi di alcol pregressi.

 

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