Quello della Porsche 911 Dakar è per il costruttore il telaio sportivo più versatile che esista

Natale LiVecchi Autore Auto
911 Dakar

Achim Lamparter usa i superlativi con parsimonia. Il General Project Manager della nuova Porsche 911 Dakar preferisce non dichiarare che l’auto al centro del suo lavoro dispone del telaio più versatile al mondo. Ma poi diventa più specifico: “È la più versatile per un’auto sportiva, sì. La Dakar è sicuramente il veicolo con la più ampia gamma di capacità in questo segmento”. Rispetto a una “normale” 911 con assetto sportivo, la Porsche 911 Dakar è sostenuta da puntoni che sollevano la carrozzeria di 40 millimetri più in alto rispetto al suolo. Gli pneumatici da fuoristrada standard con fianchi alti aggiungono altri dieci millimetri all’altezza complessiva. La caratteristica intelligente è dovuta al sistema di sollevamento idraulico. Sviluppato per l’asse anteriore delle sportive molto ribassate, è presente anche sull’asse posteriore della Dakar, consentendo di alzare la carrozzeria di ulteriori 30 millimetri. Il risultato è un’altezza massima dal suolo di 191 millimetri, praticamente alla pari di quella a disposizione di alcuni SUV.

Disporre di un assetto rialzato equivale ad avere un assetto più rigido? No, la Porsche 911 Dakar è in grado di gestire il tracciato del Nordschleife e di dominare le sue curve ragionando alle massime velocità in pista e ai cambi di ritmo come dovrebbe fare una tradizionale 911. Di certo non può eguagliare gli attuali modelli di 911 GT3, che ovviamente hanno una missione molto diversa e più incentrata sulla pista. “Ma il suo tempo sul giro è alla pari di quello di una 996 GT3, nonostante i suoi pneumatici all-terrain e una velocità massima in pista limitata a 240 km/h”, ha proseguito Lamparter.

Porsche ha fatto tutto il possibile per migliorare la stabilità di guida a bordo della Porsche 911 Dakar dotata della trazione integrale. L’auto offre non solo il Porsche Active Suspension Management (PASM) di serie, ma anche l’assale posteriore sterzante, il Porsche Dynamic Chassis Control (PDCC) e il PTV Plus in combinazione con un bloccaggio del differenziale posteriore a controllo elettronico con distribuzione della coppia completamente variabile. L’obiettivo di tutti questi sistemi è quello di ottimizzare l’aderenza, le prestazioni e il piacere di guida in ogni situazione.

La Porsche 911 Dakar, prima di essere validata, ha eseguito test in ogni parte del mondo

Che si tratti di sabbia, strade tortuose o neve, i programmi di stabilità calcolano l’interazione ottimale per ogni situazione. Solo così la Dakar può offrire le sue impressionanti capacità anche nella guida in fuoristrada. Per la Porsche 911 Dakar sono stati sviluppati due nuovi programmi di guida: “Rally” per una guida vivace su superfici sconnesse come la ghiaia e “Off-road” che pone maggiore enfasi sulla trazione. Con questo programma, il sistema di sollevamento si attiva automaticamente e offre alla carrozzeria la massima altezza da terra fino a una velocità di marcia pari a 170 km/h, quasi quanto quella di una Porsche Cayenne.

911 Dakar
Il sistema di sollevamento della Porsche 911 Dakar, a livello normale, permette al telaio di risultare più alto di circa 50 millimetri rispetto al caso di una 911 Carrera. Al suo livello rialzato, un sistema di sollevamento eleva gli assali anteriore e posteriore del telaio di ulteriori 30 millimetri.

Il concetto di base e l’elettronica del telaio della Dakar hanno reso necessario un lavoro di programmazione in particolare. Gli ingegneri hanno assistito a tutti i test effettuati in giro per il mondo e si sono concentrati su tutti i numerosi programmi applicativi, ovvero sul software destinato ai vari sistemi di regolazione del veicolo. Una riduzione del 50% delle rigidità delle molle, compressione ed estensione delle molle aumentate fino a 14,5 millimetri e l’installazione dei supporti motore più rigidi rispetto a quelli dell’attuale Porsche 911 GT3. Se tutto questo rappresenta l’ingegneria classica, è chiaro che oggi nulla funziona senza gli esperti dell’approccio riservato alle tecnologie di bordo. Anche il Porsche Stability Management (PSM) ha dovuto imparare la differenza tra ciottoli e sabbia del deserto. “I miei colleghi hanno modificato le loro applicazioni in loco e siamo stati in grado di testarlo subito”, afferma Lamparter. Nell’applicazione PSM della Porsche 911 Dakar sono state investite circa 2.000 ore di lavoro.

Ma le modifiche al telaio non servono se le gomme non sono in grado di implementarle. Lamparter quindi è apparso entusiasta in merito a ciò che Pirelli ha realizzato per lo Scorpion All Terrain Plus. “Era già ad uno stato eccellente nella prima fase di sviluppo e già allora pensavamo di offrire la gomma già di serie”; d’altronde le Pirelli risultavano già particolarmente performanti anche per l’impiego sull’asfalto. “Sui tracciati questo pneumatico si consuma più lentamente di alcuni tradizionali pneumatici da strada”, afferma Lamparter. Di certo si tratta del risultato di un alto livello in termini di competenze ingegneristiche. Dopotutto, lo pneumatico funziona insieme al telaio per auto sportive più versatile al mondo ovvero quello della Porsche 911 Dakar.

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