State of Mission, la batteria intelligente sa quanto resisterà e per cosa

State of Mission promette di trasformare i dati esterni e interni alla batteria in decisioni intelligenti, rendendo più prevedibili i veicoli.
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Scommettiamo che molti automobilisti (di quelli odierni si intende) hanno guardato il cruscotto della propria auto elettrica, leggendo un “rassicurante” 40% di carica nella batteria, e si sono chiesti se potessero serenamente raggiungere la prossima colonnina o la meta prestabilità oltre diversi chilometri di viaggio.

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Ebbene, gli ingegneri dell’Università della California, Riverside, hanno deciso di eliminare ogni dubbio, e forse più di qualche sudore freddo, con una nuova metrica diagnostica: si chiama, in modo molto eloquente, “State of Mission” (SOM).

livello carica batteria
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Questo sistema non si limita a indicare quanta energia resta nella batteria, ma risponde a una domanda molto più concreta: può questa batteria, qui e ora, portarmi a destinazione in sicurezza e senza drammi? A differenza dei classici sistemi che si basano su calcoli approssimativi, SOM combina dati della batteria con fattori ambientali reali come temperatura, pendenza, traffico e persino variazioni di altitudine, creando previsioni dinamiche in tempo reale. È come se la batteria, improvvisamente, avesse imparato a leggere Google Maps.

Dietro il progetto ci sono i professori Mihri e Cengiz Ozkan, che hanno sviluppato un modello “ibrido”, ovvero un mix di intelligenza artificiale e leggi della fisica. Non un algoritmo che spara numeri a volte a caso, ma un sistema capace di imparare dal comportamento delle batterie e, allo stesso tempo, rispettare le sacre leggi dell’elettrochimica. Ecco dunque che si ottengono previsioni più realistiche, affidabili e, finalmente, sensate.

Per mettere alla prova il modello, i ricercatori hanno utilizzato dati reali forniti da NASA e Università di Oxford. Il risultato ha lasciato a bocca aperta: errori di previsione ridotti drasticamente, solo 0,018 volt di scarto sulla tensione e meno del 2,5% sullo stato di carica. In parole povere, SOM non solo indovina, ma ragiona.

carica auto elettrica
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Immaginate un’auto che avverte di arrivare a destinazione ma consigliando di ricaricare in uno specifico momento ottimale. È esattamente ciò che SOM promette: trasformare i dati esterni e interni alla batteria in decisioni intelligenti, rendendo più sicuri e prevedibili veicoli, droni e sistemi di accumulo energetico. Per ora il sistema richiede una potenza di calcolo che i normali gestori di batterie non possono offrire, ma gli scienziati sono fiduciosi: con qualche ottimizzazione, il SOM potrebbe presto diventare lo standard per auto elettriche.