Multe stradali in Italia primi 9 mesi 2025: le classifiche del colossale business

Addirittura 1,253 miliardi di euro nei primi 9 mesi 2025: ecco l’incasso in multe stradali, nonostante la Cassazione stronchi gli autovelox.
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Il business delle multe stradali in Italia resta colossale nei primi 9 mesi 2025: 1,253 miliardi di euro. Grosso modo stabile (-3%), dice il Codacons. Con l’avvio del censimento degli autovelox, ci sono due requisiti necessari. Uno: l’omologazione. Due: che il velox sia censito. Affinché sia omologato, serve il decreto di omologazione del ministero delle Imprese. Tutto sta scritto nel Codice della Strada, articolo 142, ed è stato confermato da una dozzina di decisioni della Cassazione. Il Decreto Dirigenziale n. 367 del 29 settembre 2025 (attuativo del D.D. n. 305/2025) che ha reso operativa la piattaforma telematica per il censimento (comunicazione dei dati) degli autovelox.

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Classifica delle città

  1. Milano: € 122.934.016,96 (-4,48% sul 2024)
  2. Roma: € 78.419.200,35 (-10,94%)
  3. Firenze: € 39.439.176,75 (32,41%)
  4. Torino: € 36.747.184,29 (-15,97%)
  5. Napoli: € 29.300.013,86 (41,76%)
  6. Genova: € 25.047.564,34 (-5,22%)
  7. Bologna: € 18.338.878,32 (3,83%)
  8. Verona: € 15.830.924,06 (-8,73%)
  9. Palermo: € 12.657.891,04 (-16,33%)
  10. Venezia: € 12.163.239,62 (-6,40%)
  11. Bari: € 4.661.575,30 (6,20%)

Classifica delle Regioni

  • Lombardia: 305.737.177,78 (−5,66%)
  • Toscana: 131.430.737,98 (2,51%)
  • Emilia Romagna: 129.029.475,28 (−0,24%)
  • Lazio: 125.409.763,26 (−4,10%)
  • Veneto: 125.261.877,97 (−6,25%)
  • Piemonte: 116.370.697,11 (−9,11%)
  • Campania: 60.584.380,33 (8,74%)
  • Liguria: 58.921.797,67 (−2,64%)
  • Puglia: 39.340.324,96 (0,20%)
  • Sicilia: 35.921.048,13 (−18,13%)
  • Marche: 22.296.716,44 (−0,61%)
  • Trentino Alto Adige: 22.174.129,43 (−1,78%)
  • Abruzzo: 19.762.432,62 (15,14%)
  • Sardegna: 17.126.736,47 (22,41%)
  • Umbria: 16.190.671,89 (17,93%)
  • Calabria: 14.142.195,81 (−13,46%)
  • Friuli Venezia Giulia: 11.818.621,03 (−9,87%)
  • Basilicata: 7.117.419,48 (−23,49%)
  • Molise: 2.641.204,61 (86,49%)
  • Valle d’Aosta: 2.006.426,04 (1,86%)

Come fare ricorso contro le multe da autovelox

Nel ricorso, scrivere che il decreto, pubblicato sul portale istituzionale del ministero delle Infrastrutture, è entrato in vigore il 29/9/2025, giorno della sua pubblicazione. L’obbligo di comunicazione dei dati trova quindi applicazione decorsi 60 giorni dall’entrata in vigore, cioè il 28 novembre 2025.  Il decreto ribadisce che la comunicazione costituisce una condizione necessaria ai fini del legittimo utilizzo delle apparecchiature. È una condizione necessaria, ma non sufficiente. Resta l’impossibilità di procedere all’omologazione delle apparecchiature.  Quand’anche il velox sia censito, non è omologato. Se non lo è, la rilevazione della velocità è a rischio: serve massima precisione, scientifica, per dare le multe giuste ai veri trasgressori. Per fortuna la Corte Costituzionale ha imposto che siano anche tarati almeno una volta l’anno.

autovelox
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Scartando il Prefetto (si rischia di pagare il doppio perdendo), il ricorso contro un verbale per eccesso di velocità va inoltrato al Giudice di Pace competente per il luogo della presunta violazione entro 30 giorni dalla notifica del verbale (o 60 giorni se residente all’estero). Prevede il pagamento di un Contributo Unificato (variabile in base all’importo della sanzione): di solito 43 euro. Potete agire depositando il ricorso presso la cancelleria del Giudice di Pace o inviandolo tramite PEC. Il magistrato può annullare la multa, respingere il ricorso o, in rari casi, rideterminare l’importo.

La Suprema Corte ha ribadito che l’approvazione del modello non è equipollente all’omologazione del dispositivo, la quale è un requisito indispensabile ai sensi del Codice della Strada per la piena validità della sanzione.​ Avendo eccepito l’assenza di omologazione, l’onere di provare la regolarità del dispositivo (ovvero l’esistenza del Decreto di Omologazione) ricade sull’Amministrazione accertatrice. Che non riuscirà mai e poi mai a dimostrare l’omologa. Impossibile: non c’è il decreto.