È un flop l’accordo tra Stellantis e Amazon per la creazione di un software auto (che le aziende speravano avrebbe trasformato l’esperienza di guida). Come riporta la Reuters, il progetto SmartCockpit della prima azienda si sarebbe basato sulla tecnologia di bordo del colosso dell’e-commerce. Gruppi auto e Silicon Valley per ora non riescono a far quadrare il cerchio assieme.
Stellantis e Amazon per SmartCockpit: qual era l’idea
Il progetto tra il colosso tecnologico di Seattle e il produttore di veicoli fu accolto con entusiasmo dai CEO di entrambe le realtà al suo annuncio nel 2022. Doveva essere un’estensione dell’appartamento, rilevando il conducente e personalizzando impostazioni come termostato, navigazione e la domotica (accensione delle luci).
Intelligenza Artificiale e cloud: la previsione dell’ex CEO Tavares nel 2022
A inizio 2022, l’allora CEO Stellantis Tavares fece la seguente previsione: “La collaborazione con Amazon è parte integrante della roadmap di crescita delle nostre capacità, basata sia sullo sviluppo di competenze interne, che su collaborazioni con i maggiori leader tecnologici. Questa partnership apporterà conoscenze significative a una delle nostre piattaforme chiave, STLA SmartCockpit. Sfruttando l’Intelligenza Artificiale e le soluzioni cloud, trasformeremo i nostri veicoli in spazi di vita personalizzati e miglioreremo l’esperienza globale del cliente. Le nostre automobili diventeranno più accattivanti e ricercate, apprezzabili anche quando non si guida”.
Tesla e BYD nel mirino di Stellantis
Stellantis sperava che l’esperienza di Amazon avrebbe aiutato la Casa nella corsa contro aziende come Tesla e la cinese BYD. E per Amazon doveva servire da prototipo per un’implementazione più ampia a più costruttori. Il software per il settore automobilistico si è rivelato uno dei settori più importanti e difficili da gestire per le case automobilistiche tradizionali. Gran parte di ciò che le auto moderne fanno oggi è dettato dal codice, inclusa la sensazione dei freni, il sistema di infotainment e le funzionalità avanzate di assistenza alla guida. In ballo costi di abbonamento, sbloccando flussi di entrate significativi: l’automobilista paga la vettura più servizi specifici a parte. Era un’opportunità di business.
Ford ha recentemente abbandonato la sua architettura elettrica di nuova generazione a causa dell’aumento dei costi legati a questa tecnologia. A differenza di Tesla, che presenta una complessità molto ridotta nella sua gamma di veicoli più piccola, Stellantis gestisce decine di modelli di 14 marchi e un labirinto di fornitori globali, aumentando le sfide legate all’implementazione di nuovi software.
Quali le intenzioni in origine
I veicoli Chrysler Pacifica, si disse nel 2022, avrebbero potuto offrire un planner di viaggio per famiglie che raccomandi contenuti multimediali, punti di interesse e altre fermate divertenti lungo il percorso. Per i modelli Jeep, un “coach” digitale off-road per ottimizzare le prestazioni prima di affrontare i terreni più difficili. All’epoca, il produttore sosteneva che utenti sarebbero stati in grado di monitorare in modo proattivo le proprie abitazioni una volta in viaggio, grazie all’integrazione con i principali servizi di sicurezza e di casa intelligente di Amazon. I clienti Stellantis avrebbero potuto gestire le automobili tramite i loro dispositivi smart abilitati, a casa o dalla app per smartphone Alexa. Il sistema di assistenza vocale di Amazon avrebbe proposto inoltre funzioni personalizzate per ordinare accessori, pianificare la manutenzione e impostare la temperatura dell’abitacolo prima di entrare nel veicolo.

ABC Stellantis: per fine 2024 non s’è visto nulla
L’arrivo di SmartCockpit sui veicoli era inizialmente previsto tra fine 2024 e inizio 2025. Faceva parte di quella che Stellantis chiamava la sua piattaforma ABC, che includeva l’architettura elettrica, denominata STLA Brain, e il sistema di assistenza alla guida Autodrive.
In base all’accordo, il Gruppo automotive avrebbe pagato al re dell’e-commerce l’accesso al software in ogni auto, oltre ad altri costi di manutenzione. Come previsto, Amazon avrebbe versato a Stellantis commissioni di incentivo per servizi come l’iscrizione dei conducenti al suo servizio di abbonamento musicale tramite i veicoli, secondo quanto riferito da due fonti. Il costruttore ha inoltre stretto una partnership per utilizzare il business cloud dell’azienda tecnologica denominato Amazon Web Services: così da archiviare e aggiornare i dati su tutta la sua complessa gamma. Stellantis continuerà ad affidarsi ad AWS, hanno affermato le aziende, e Alexa sarà ancora disponibile su alcuni veicoli.
Quale soluzione?
Stellantis potrebbe potenzialmente continuare a lavorare sullo SmartCockpit con un altro sistema operativo come base, come la piattaforma Android di Google. Amazon sperava che il lavoro del team, internamente chiamato Digital Cabin o Project Quatro, potesse rivaleggiare con i Google Automotive Services, il sistema operativo standard basato su Android utilizzato da molte Case automobilistiche.
Stellantis con Amazon: altre idee
“Stellantis rimane un partner prezioso per Amazon e le società continuano a collaborare su una serie di iniziative”, hanno dichiarato le aziende in una nota, aggiungendo che la decisione di porre fine alla loro collaborazione su SmartCockpit è stata reciproca. Il cambiamento “consentirà a ciascun team di concentrarsi su soluzioni che offrano valore ai nostri clienti comuni e si allineino meglio alle nostre strategie in evoluzione”.