Antonio Filosa nuovo amministratore delegato Stellantis: anima FCA nel Gruppo

Stellantis annuncia che il Consiglio d’amministrazione ha scelto all’unanimità Antonio Filosa come nuovo Chief Executive Officer.
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Il 52enne Antonio Filosa nuovo amministratore delegato Stellantis: c’è l’annuncio ufficiale. Si parte il 23 giugno 2025. La ricerca è stata lunga, condotta da un comitato speciale del Consiglio guidato dal Chairman John Elkann.

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Di origini napoletane, il top manager ha esperienza maturata in 25 anni di attività nel settore automobilistico, avendo guidato il Gruppo anche in Nord America. È attuale responsabile operativo delle Americhe e chief quality officer del Gruppo. Durante il suo mandato come Chief Operating Officer per il Sud America, ha portato il marchio Fiat alla leadership di mercato e ha poi sviluppato i marchi Peugeot, Citroën, Ram e Jeep. Il suo lavoro nella creazione dello stabilimento di Pernambuco, uno dei più grandi poli automobilistici della regione, ha lanciato Jeep in Brasile, che è rapidamente diventato il principale mercato del brand al di fuori degli Stati Uniti.

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Nato sotto il Vesuvio nel 1973, ha trascorso l’adolescenza a Ostuni, in Puglia. Dopo la laurea in ingegneria presso il Politecnico di Milano (ulteriori studi presso la Fundação Dom Cabral in Brasile) ha iniziato la sua carriera professionale alla Fiat nel 1999: poi, vari incarichi specie all’estero. Sposato con un architetto brasiliano, è padre di due figli e ha una passione per la pallanuoto. Succede a Carlos Tavares, che ha lasciato il Gruppo a dicembre 2024 dopo i forti cali di profitti e vendite. Da allora, la società è stata provvisoriamente guidata dal suo presidente John Elkann, rampollo della famiglia Agnelli.

Antonio Filosa nuovo amministratore delegato Stellantis: Americhe decisive

In qualità di CEO di Jeep, Antonio Filosa ha ampliato la presenza globale del brand anche in Europa: vedi il successo della Avenger. A dicembre 2024 è stato promosso Chief Operating Officer per le Americhe. Sin dalla sua nomina, ha avviato il rafforzamento delle operazioni negli Stati Uniti, riducendo le scorte dei concessionari, riorganizzando il team dirigenziale, guidando il processo di introduzione di nuovi prodotti e propulsori e intensificando il dialogo con i concessionari, i sindacati e i fornitori. Insomma, ha ricucito tutti i rapporti che s’erano deteriorati con Tavares. I suoi recenti anni come capo delle attività nordamericane di Stellantis possono rivelarsi un vantaggio nel trattare con Trump.

​F​ilosa è sì italianissimo; ha sì un background in Fiat​; ma ha lavorato pochissimo in Italia​: possiede​ le caratteristiche ​(profilo global​e) che il consiglio di amministrazione​ cerca​va in un futuro CEO. 

Dall’austerità di Tavares a Filosa: rivoluzione

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Noti i legami professionali di Filosa con Sergio Marchionne: un’inversione a U rispetto all’austerità dell’ex CEO lusitano che non dava risultati sul lungo termine. Il partenopeo ha “battuto” il responsabile degli acquisti Maxime Picat e candidati esteri come l’ex direttore finanziario di Apple, Luca Maestri.

Si ritrova in una situazione non facilissima per il Gruppo. Da capire la gestione della sovrapposizione dei marchi con cannibalizzazione interna. Da valutare specie la posizione di Maserati. Anche Alfa Romeo e Lancia da far risorgere. Fiat da monitorare, sperando nel boom della Grande Panda ibrida (l’elettrica non ce la farà, perché la concorrenza cinese è spaventosa). Urge una chiara identità distintiva con investimenti mirati nel prodotto, nel marketing e nella definizione del posizionamento di ciascun brand.

Poi c’è il guaio dei dazi USA di Trump, con l’export Stellantis a rischio tariffe. Chissà, magari – immaginiamo noi – si valuterà l’ipotesi di costruire direttamente in USA. Se The Donald non arretra, non è che ci siano tante altre soluzioni.

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Filosa è favorevole all’elettrico: gli investimenti proseguiranno per combattere in Europa soprattutto col full electric. Durante il suo mandato come presidente di Stellantis in America Latina, ha dichiarato: “Vogliamo guidare la trasformazione verso l’elettromobilità in America Latina” . Dovrà ripartire dal prodotto auto e dallo sviluppo di nuovi motori Euro 7 e ibridizzati.

Ci si attende una decentralizzazione delle decisioni alle regioni operative (sostenuta da Filosa). Dare maggiore autonomia ai team locali. Così da avere risposte più rapide alle esigenze specifiche dei mercati, lanciando modelli più pertinenti e adattando le strategie commerciali. Potrà essere la chiave per la crescita dei volumi.

Situazione particolare

Per il Gruppo, un calo del 70% dell’utile netto e un consumo di cassa di 6 miliardi di euro nel 2024. Avendo superato i 27 euro all’inizio dell’anno scorso, le azioni di Stellantis quotate a Milano hanno perso oltre due terzi del loro valore nei successivi 12 mesi. La società è stata creata all’inizio del 2021 attraverso la fusione di Fiat Chrysler e del proprietario di Peugeot PSA, con Carlos Tavares, l’ex capo di PSA, come suo primo CEO.

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Da tenere sotto controllo il vasto portafoglio di 14 marchi (più la cinese Lepamotor): vari analisti ritengono che alcuni siano da vendere. Da completare un processo per ripristinare le tese relazioni del gruppo con concessionari, sindacati e governi. È un super lavoro di ricostruzione: redditività, quota di mercato, gestione dei costi, relazioni con gli stakeholder.

Tema scottante il Piano per l’Italia: i sindacati chiedono che il Gruppo assegni nuovi modelli alle fabbriche. Per aumentare i volumi di produzione e tutelare chi lavora nei siti. Tavares era favorevole alle multe UE per le emissioni di CO2, con Stellantis fuori dall’Acea (l’Associazione dei costruttori europei). Con l’ingresso del Gruppo nella lobby delle Case, cambio di rotta rispetto all’era del portoghese: sì alla revisione delle normative ambientali europee.

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Batte forte il cuore FCA di Marchionne in Stellantis e BYD

Così, con Filosa c’è un ritorno alle origini: il top manager ha vissuto le trasformazioni globali del Gruppo, dalla crescita dei brand in Sud America alla rinascita della Jeep, col manager in pullover Sergio Marchionne. Poi ci sarà più equilibrio fra Italia e Francia dentro Stellantis, ossia fra ex FCA ed ex PSA. Viceversa, Tavares arrivava da PSA. Ma batte forte il cuore FCA di Marchionne anche in BYD: vedi il top manager Alfredo Altavilla, italiano, con un passato in Fiat e FCA, Special Advisor per l’Europa del colosso cinese. Altavilla è stato anche il braccio destro di Marchionne durante il suo periodo in Fiat. Fortissimo l’interesse di Shenzhen a rafforzare la sua presenza in Europa, anche grazie ad Altavilla.

Data di insediamento: 23 giugno 2025

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John Elkann continuerà a ricoprire il ruolo di Executive Chairman quando Antonio Filosa assumerà l’incarico di Chief Executive Officer il 23 giugno. In quell’occasione, Antonio Filosa annuncerà anche il nuovo team dirigenziale di Stellantis. “Ho lavorato a stretto contatto con Antonio negli ultimi sei mesi, durante i quali le sue responsabilità sono aumentate e la sua leadership, che ha guidato sia il Nord che il Sud America in un momento di sfida senza precedenti, ha confermato le sue eccellenti qualità. Insieme a tutto il Consiglio d’amministrazione, non vedo l’ora di lavorare con lui”, ha detto Elkann.

Robert Peugeot, vice presidente della società. “La sua comprovata esperienza di leadership di successo nel corso dei suoi molti anni nella nostra azienda parla da sola e questo, unito alla sua profonda conoscenza del nostro business e delle complesse dinamiche che caratterizzano il nostro settore, lo rendono la scelta naturale per diventare il prossimo CEO di Stellantis”. Da parte sua, Nicolas Dufourcq, CEO della Banque Publique d’Investissement (Bpifrance), ha ribadito come, in un momento di trasformazione per l’industria automobilistica mondiale, Antonio Filosa abbia “la conoscenza, l’esperienza e il talento per guidare Stellantis verso nuovi successi”.

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Il commento di Filosa

“Sono grato al nostro Chairman, John Elkann, e ai membri del nostro Consiglio d’amministrazione per la loro leadership, in particolare in questi ultimi mesi, e per la fiducia che hanno riposto in me per guidare la nostra azienda in un momento così importante per il nostro settore. Sono sempre stato ispirato dall’immenso talento, dalla passione e dall’impegno delle nostre persone e dalla professionalità con cui i nostri team ci permettono di raggiungere l’eccellenza. Abbiamo i brand migliori e più iconici della storia dell’automobile e una tradizione di innovazione lunga oltre 100 anni. Questa storia, unita al nostro impegno nel fornire ai nostri clienti i prodotti e i servizi che amano, è la chiave del nostro successo”.  

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