Stellantis con Renault: alleanza tipo Airbus automotive anziché fusione anti Cina?

​Stellantis-Renault, il patto stile Airbus per salvare l’auto europea contro l’invasione della Cina: indiscrezione.
Stellantis con Renault: alleanza tipo Airbus automotive anziché fusione anti Cina? Stellantis con Renault: alleanza tipo Airbus automotive anziché fusione anti Cina?

Indiscrezione del Sole: ​Stellantis-Renault, il patto per salvare l’auto europea contro l’invasione della Cina: indiscrezione. Alleanza anziché fusione anti Dragone. I due Gruppi da mesi smentiscono negoziati per l’integrazione. Tuttavia, una partnership sarebbe preziosa per condividere tecnologie e software. D’altra parte, c’è da salvare l’automotive UE, come il presidente Stellantis John Elkann e il CEO Renault Luca de Meo hanno detto in un’intervista congiunta a Le Figaro.

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Airbus automotive di de Meo: cos’è

Quando de Meo parla di Airbus automotive, a cosa si riferisce? A un modello di collaborazione e consorzio tra i costruttori automobilistici europei, ispirato al successo del consorzio aeronautico Airbus. Target: affrontare le sfide della transizione verso la mobilità elettrica e la crescente concorrenza cinese. Con condivisione di risorse e tecnologie per ridurre i costi e aumentare la competitività. Il top manager italiano ha spesso sottolineato l’importanza di sviluppare piccole auto elettriche accessibili per il mercato europeo: tipo le keycar giapponesi veicoli urbani a zero emissioni. Un consorzio europeo potrebbe produrre queste vetture in modo più efficiente e a costi contenuti. Sarebbe la risposta al Regno di Mezzo. L’industria automobilistica europea è sotto pressione a causa delle normative stringenti UE: tardivo il leggero allentamento delle multe per le emissioni. Opportuno per de Meo un modello che sia un mix tra l’iniziativa privata e il supporto pubblico: incentivi per le auto elettriche piccole e un quadro normativo che favorisca produzione e acquisto. L’Airbus automotive non è una fusione: è un’alleanza strategica e di una collaborazione su specifici progetti e aree.

Stellantis con Renault: alleanza tipo Airbus automotive anziché fusione anti Cina?

Stellantis con Renault: alleanza come con Mercedes, con obiettivo condivisione

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Target numero uno: condividere piattaforme. Un’allenza che Renault ha avuto ieri con Mercedes. Una sorta di Airbus automotive di cui de Meo parla da tempo. Un consorzio per abbattere i costi. Per combattere meglio la battaglia in tema di connettività, elettrico e veicoli a guida autonoma. Architetture, sistemi di propulsione e tecnologie da sviluppare assieme. Per certi versi, in alcuni casi, Dacia può fare da esempio per tutto: sì a un costruttore di auto pratiche, dotate di poca elettronica, economiche con un buon rapporto fra qualità e prezzo. No a costosissime macchine flop come la Fiat 500 elettrica, fortemente voluta dalla vecchia gestione Tavares. 

Fusione: possibile assist alla Cina

A nostro avviso, meglio l’alleanza. Una fusione anti Cina fra Stellantis e Renault sarebbe un assist proprio a Pechino: se l’Antitrust europeo dicesse sì all’integrazione fra quei due Gruppi, allora anche i colossi del Celeste Impero potrebbero unirsi in Ue come tutta risposta. Per paradosso, la situazione per le Case del Vecchio Continente peggiorerebbe, trovandosi innanzi a un “mostro” automotive ancora più spaventoso. Una fusione europea, pensata per rafforzare, potrebbe finire per indebolire i costruttori UE, trovandosi di fronte a giganti cinesi ancora più terrificanti. E comunque, la fusione è un matrimonio: se le cose vanno male, serve un divorzio costoso e doloroso. L’alleanza è un po’ meno impegnativa sotto il profilo giuridico.

No all’idea di maggio 2019

A maggio 2019,  FCA presentò una proposta per una fusione Renault per creare uno dei principali Gruppi automobilistici al mondo. Con una struttura di governance paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti. All’epoca, sarebbe stato il terzo più grande Gruppo con 8,7 milioni di veicoli venduti e una forte presenza di mercato nelle regioni e nei segmenti chiave. Erano stimati cinque miliardi di euro di sinergie annuali in aggiunta alle sinergie esistenti nell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. 

Stellantis con Renault: se sarà alleanza, quale ruolo dello Stato francese

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In caso di alleanza, andrebbe capito con precisione il ruolo dello Stato francese. Che non è un semplice azionista passivo in Renault. Detiene una quota attorno al 15%, è un attore strategico con una forte influenza sul consiglio di amministrazione e sulle decisioni chiave. Per salvaguardare – così di usa dire a Parigi – gli interessi nazionali: occupazione, localizzazione della produzione, ricerca e sviluppo. Infatti, lo Stato francese ha in passato utilizzato diritti speciali per ottenere un peso specifico su determinate decisioni strategiche: vedi le fasi dell’alleanza Renault-Nissan.

Occhio alle frizioni Macron-Meloni

Dopodiché, occorrerebbe anche valutare una partecipazione dello Stato italiano. E qui le cose si complicano visto che fra Macron e Meloni non c’è una grande sintonia politica su questioni chiavi internazionali (Russia in primis). Oggi, le relazioni tra i due leader sono tese su macro-temi globali. Costruire una solida base di fiducia su un progetto industriale delicato come un’alleanza automobilistica pan-europea potrebbe rivelarsi arduo.

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