Produzione italiana di Stellantis nel primo semestre 2025: sprofondo rosso

Prodotte 222.000 auto nel primo semestre da Stellantis in Italia, secondo Fim Cisl: -27%.
Fiat Pandina Fiat Pandina

Malissimo la produzione italiana di Stellantis nel primo semestre 2025 secondo Fim Cisl: siamo a 222.000 auto (inclusi circa 98.000 veicoli commerciali leggeri), con -27% sullo stesso periodo 2024, che già era orribile. Il sindacato prevede 440.000 veicoli nell’anno per le sei fabbriche. Comunque, nel 2026, nuovi modelli dovrebbero dare ossigeno.

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Produzione italiana di Stellantis: tre problemi

1) Debole domanda europea, in particolare per i veicoli elettrici.
2) Costi energetici elevati.
3) Crescente concorrenza cinese.

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Si spera nella versione ibrida della citycar Fiat 500 dal prossimo anno. “Sapevamo che il 2025 non avrebbe segnato una svolta, quello che non ci aspettavamo era che sarebbe stato peggio del 2024”, ha detto il capo della FIM Cisl Ferdinando Uliano, presentando il rapporto trimestrale del sindacato sulla produzione di Stellantis in Italia.

I numeri del 2024

Stellantis ha prodotto 475.000 veicoli in Italia l’anno scorso, che includevano 283.000 auto, il numero più basso in quasi 70 anni. Ciò ha segnato un calo del 37% rispetto al 2023, con la produzione particolarmente colpita nella seconda metà dell’anno dal crollo della richiesta di full electric. Siamo al 5% di quota mercato elettrica in Italia e al 15% in Europa per tutti i Gruppi: numeri pessimi, considerando che nel 2035 c’è il bando termico. Per cui Stellantis adesso punta sull’ibrido.

fabbrica stellantis

Le parole di Imparato

Il capo europeo del Gruppo, Jean-Philippe Imparato, la scorsa settimana ha avvertito di un rischio: fabbriche chiuse per le pesanti multe da parte dell’Unione Europea a chi non rispettato gli obiettivi di emissioni di CO2. Sono 16 miliardi di euro a tutti nel complesso. Sebbene necessario per la competitività futura, il processo di phasing out di vecchi modelli e l’introduzione di nuovi può rallentare la produzione Stellantis. Col nuovo CEO Filosa, Stellantis sta aggiornare il suo piano per l’Italia.

Le novità post Tavares secondo i sindacati

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1) C’è stato un cambio di impostazione, con un piano di investimenti aggiuntivo. È stata prevista anche in Italia la nuova piattaforma Small con i due nuovi modelli compatti a Pomigliano dal 2028.
2) La nuova 500e a Mirafiori in aggiunta alla 500 ibrida.
3) Vengono ibridizzate le auto previste nelle versioni elettriche tra il 2025 e 2026 a Melfi, portando l’offerta a 7 modelli.
4) Ad Atessa è stato annunciato ad Atessa (CH) la nuova gamma large sui veicoli commerciali.
5) A Cassino è previsto lo sviluppo anche delle versioni ibride delle full electric previste su Stelvio e Giulia e in aggiunta un nuovo modello top di gamma sempre su piattaforma large.
6) Su Modena viene lanciata la collaborazione con Motor Valley per il lancio del progetto alto di gamma. 

Zero novità Termoli dopo lo stop alla Gigafactory e sul rilancio di Maserati.

Situazione negli stabilimenti 

1) Mirafiori. Nel primo semestre 2025, prodotte 15.315 unità, in calo del 21,5% rispetto alle 19.510 del 2024. Di queste, 15.175 sono 500 BEV, mentre le Maserati si fermano a sole 140 unità, segnando un crollo. Stellantis ha annunciato che con la produzione della 500 ibrida, si arriverà a 100.000 unità prodotte e la progressiva uscita dalla cassa integrazione.
2) Maserati Modena. Nel primo semestre del 2025 sono state prodotte solo 45 unità, con un -71,9%.
3) Cassino: 10.500 unità, -34%. Un dato tra i più negativi nella storia dello stabilimento. La produzione attuale è così suddivisa: 26% Alfa Romeo Giulia, 49% Stelvio e 25% Maserati Grecale, anche in versione full electric.
4) Pomigliano. Pur rappresentando il 64% della produzione nazionale di auto, chiude il primo semestre 2025 con 78.975 vetture prodotte, in calo del 24%. La Fiat Panda, con 67.500 unità, resta il modello trainante, coprendo da sola il 54% della produzione auto in Italia. Ma anche su questo modello si registra una flessione del 15%. Preoccupanti Alfa Romeo Tonale con solo 10.115 unità (-20%) e il crollo della Dodge Hornet ferma a 1.360 unità (-90%).
5) Melfi: -59,4% rispetto all’anno precedente, con solo 19.070 unità prodotte.
6) Atessa: 97.980 unità, con un calo del -16,3% rispetto al 2024. Attualmente si producono Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Opel/Vauxhall Movano e Toyota Proace Max.

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