T&E attacca Elkann (Stellantis) e de Meo (Renault) sulle normative auto

William Todts (Executive Director di Transport & Environment) contro John Elkann (Stellantis) e Luca de Meo (Renault) sulle normative auto dopo l’intervista ai due top manager
ricarica elettrica ricarica elettrica

“Quindi, secondo i dirigenti del settore automobilistico, meno regole dell’UE renderanno l’industria automobilistica di nuovo grande. Davvero? Se pensano sinceramente che questo sia il loro problema più grande, sono illusi”: è l’attacco che William Todts – Executive Director di Transport & Environment (potente lobby green dell’Unione Europea) – sferra a John Elkann (presidente Stellantis) e Luca de Meo (CEO Renault). Parole che fanno seguito all’intervista congiunta rilasciata a Le Figaro dai due top manager, i quali chiedono a Bruxelles maggiore flessibilità normativa automotive.

Advertisement

Todts contro Elkann (Stellantis) e de Meo (Renault): polemiche

“Perché i costruttori automobilistici UE sono in difficoltà? Le vendite di auto nell’UE sono in calo e il mercato cinese sta chiudendo. In alcuni casi, i costi di produzione sono (troppo) alti. Perché le Case automobilistiche UE sono così indietro con la tecnologia delle batterie? Nessuno di loro ha una tecnologia avanzata”. E poi la stilettata di Todts: la realtà è che se l’industria automobilistica vuole davvero una strategia industriale automobilistica europea, la regolamentazione UE sarà essenziale. Quindi il riferimento ai mandati delle elettriche sulle flotte aziendali, i programmi di rottamazione, l’accelerazione della diffusione della guida autonoma in tutta l’UE.

stellantis e renault

Domanda retorica

Advertisement

“In realtà so che i dirigenti del settore automobilistico riconoscono la maggior parte di ciò che dico qui. Allora perché attaccano costantemente la regolamentazione come se fosse il loro problema più grande?”, la sua chiosa. In attesa di un’eventuale risposta di Elkann e de Meo.

La posizione di T&E e delle altre lobby verdi è nota: tutto sull’auto elettrica, senza flessibilità neppure sulle multe UE alle Case per sforamento delle emissioni 2025. Insistere sul full electric, anche con le flotte aziendali.

Destino auto nel 2025: Elkann e de Meo cos’avevano detto

“Il destino dell’industria auto europea si gioca nel 2025”: a lanciare il nuovo allarme i due top manager nell’intervista congiunta. “Quest’anno per la prima volta la Cina produrrà più dell’Europa e degli Stati Uniti messi insieme. Il 2025 è un momento cruciale”, spiegava Elkann. Eco di de Meo: “Il livello attuale del mercato è un disastro, c’è in gioco una questione strategica anche per gli Stati, il settore rappresenta 400 miliardi di entrate fiscali in Europa”. Ancora Elkann: “Il mercato auto europeo è in declino ormai da cinque anni: l’unico grande mercato globale che non è tornato ai livelli pre-Covid. È quasi un crollo: lo scorso anno in Europa (nei 27 Stati membri, nel Regno Unito e in Svizzera) sono stati venduti 15 milioni di veicoli, rispetto ai 18 milioni del 2019. Al ritmo attuale, il mercato potrebbe più che dimezzarsi nel giro di un decennio”.

Advertisement

Infine, sempre Elkann “Quello di cui abbiamo bisogno è rapidità decisionale e certezze. Non chiediamo aiuti, ma solo che ci lascino lavorare, innovare e portare alla gente i veicoli più puliti e anche accessibili, che desiderano e di cui hanno bisogno. In Europa, discutiamo con Stati che purtroppo hanno poco margine di manovra e una Commissione Europea che ha poca capacità di agire. In Cina, negli Stati Uniti e nei Paesi emergenti, stanno costruendo politiche industriali forti”. 

“Quello che chiediamo – affermava de Meo – è una regolamentazione differenziata per le piccole auto. Ci sono troppe regole concepite per auto più grandi e più costose, il che non ci permette di fare piccole auto in condizioni accettabili di redditività Tutti i Paesi del mondo che hanno un’industria automobilistica si organizzano per proteggere il loro mercato, tranne l’Europa”. E poi: “La mia R5 deve reagire (nei crash test) come una berlina di alta gamma il cui cofano è tre volte più lungo in caso di urto frontale. È fisica. Dovrei fare un cofano in tungsteno? Oggi ci sono almeno cinque direzioni generali che si occupano d’auto, spesso con strategie contraddittorie: una vieta le PFAS, l’altra impone le batterie che le contengono”.

X