Il governo Meloni contro gli incivili e a protezione dell’ambiente: il decreto 116 di agosto 2025 prevede super multe fino a 18 mila euro con ritiro patente e arresto per chi getta rifiuti dall’auto. Inoltre, le riprese con telecamere sono ammesse come prova. Per cui, la Polizia legge la targa immortalata dal Grande Fratello e arriva al proprietario del mezzo. Come un autovelox. Non serve più un intervento immediato delle Forze dell’ordine, con il fermo del veicolo. Vanno bene le immagini registrate da qualsiasi sistema di videosorveglianza, anche privato, in città e fuori. Per la precisione, parliamo delle “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi (Gazzetta Ufficiale 183 dell’8 agosto 2025)
Mega multe a chi getta rifiuti dall’auto: gli importi
Per mozziconi di sigaretta o fazzoletti, multa fino a 1.188 euro. Per lattine, bottiglie o sacchetti, oltre alla multa da 1.500 a 18.000 euro, la segnalazione alla Procura. Se il lancio avviene in aree sensibili, come fiumi o zone protette, o comporta un pericolo concreto per persone e ambiente, arresto da sei mesi a sette anni nei casi più gravi. Sì all’arresto differito: la possibilità per le Forze dell’ordine di arrestare il colpevole entro 48 ore dall’accertamento del fatto, anche sulla base delle sole immagini video. Più la sospensione della patente da due a nove mesi. Se il gesto illecito viene compiuto con un mezzo aziendale, è prevista la confisca del veicolo, salvo che appartenga a un soggetto estraneo. La misura mira a dissuadere comportamenti che provocano danni irreversibili prima agli ecosistemi e poi di riflesso alla salute pubblica.

Rifiuti abbandonati? Si rischia l’arresto
Il decreto introduce sanzioni anche al fine di colpire le imprese i cui veicoli vengono utilizzati per lo smaltimento illegale di rifiuti. Se a commettere il reato è un dipendente, la responsabilità ricade anche sul titolare dell’azienda chiamato a rispondere per omessa vigilanza con pene fino a cinque anni di reclusione.
Varia gravità
Grosso modo, il quadro sanzionatorio è diviso in tre sezioni.
- Rifiuti di piccola dimensione come mozziconi di sigaretta o fazzoletti: fino a 1.188 euro. In questi casi, non è previsto un procedimento penale, a meno che non si verifichino altre violazioni.
- Rifiuti di media dimensione: lattine, bottiglie di vetro o sacchetti di rifiuti, da 1.500 a 18.000 euro. Oltre alla multa, scatta la segnalazione alla Procura della Repubblica e, nei casi più gravi, è possibile l’arresto.
- Rifiuti non pericolosi in aree sensibili vicino a fiumi o in zone inquinate: tra i 1.500 e i 18.000 euro, ma si aggiunge una pena detentiva. L’arresto può essere immediato o differito e la reclusione varia da 6 mesi a 5 anni e mezzo, potendo lievitare fino a 7 anni nei casi ritenuti più gravi.
Proseguirà la battaglia delle targhe
Come per evitare le multe da mezzo senza assicurazione RCA, i verbali da Zona a Traffico Limitato e da autovelox, gli stessi proprietari che già viaggiano senza targa o coprendo la targa, insisteranno con questa strategia per evitare le multe da abbandono dei rifiuti. E comunque, le telecamere private spesso non mettono a fuoco la targa, specie di notte. Sarà una battaglia ancora più dura fra Forze dell’ordine e incivili che distruggono il pianeta.