Flop auto elettrica e ibrida plug-in nel mondo a luglio 2025: le vendite globali BEV e PHEV sono cresciute del 21% su base annua a luglio, il tasso più lento da gennaio e in calo rispetto al 25% di giugno. Lo dice la società di ricerche di mercato Rho Motion. Siamo a 1,6 milioni di unità. Le cause? Le targhe di ibridi plug-in in Cina vanno più piano. Qualche verde parla sempre di inarrestabile ascesa planetaria delle BEV: come si evince, è una fake. Non solo: se si considerassero unicamente le elettriche – in quanto le PHEV hanno un motore a benzina – i numeri sarebbero ancora più bassi.
Tre doping per le BEV: eppure non vincono
Le BEV gettano la maschera: 1) l’aiuto delle PHEV, 2) i bonus statali, 3) il Dragone che sostiene le immatricolazioni. Eppure a livello centrale e locale le termiche subiscono la crociata dei vari governi: si pensi all’Area B e C di Milano, icona sotto questo profilo. Senza i limiti, ossia senza trucchi a favore delle elettriche, le macchine a benzina e diesel pulite venderebbero molto di più. Le BEV sono giocatori di una squadra così imbranata da perdere perfino se l’arbitro è a loro favore.
La Cina è il più grande mercato automobilistico al mondo e rappresenta oltre la metà delle vendite globali di veicoli elettrici, che nei dati di Rho Motion includono veicoli elettrici a batteria e ibridi plug-in. La crescita complessiva delle vendite di auto ha subito un rallentamento a luglio, con BYD, il più grande produttore mondiale di veicoli elettrici, che ha registrato il suo terzo calo mensile delle immatricolazioni. Le cose per le BEV andranno ancora peggio quando i bonus statali di alcuni governi finiranno: quelli italiani di settembre 2025 sono davvero poca cosa.

Fattore USA: qui elettriche a rischio
Si prevede che le vendite di auto in Cina torneranno a crescere a partire da agosto, con la disponibilità di nuovi fondi per i programmi di sussidi, mentre un taglio dei crediti d’imposta statunitensi per l’acquisto o il leasing di nuovi veicoli elettrici a fine settembre danneggerà la domanda, ha aggiunto Lester. Insomma, resta solo il Celeste Impero a correre con le BEV.
Le lobby green in UE lottano
Come lottano le lobby green in UE: grazie alle BEV, hanno potere e influenza. Chiaro che si ostinino a spingere per le elettriche che nessuno vuole, adesso chiedendo l’obbligo per le flotte, in quanto i privati adorano le termiche: 85 su 100 puntano sul benzina.