Stellantis: la crisi dei chip torna a far danni, la produzione si ferma ancora

Davide Raia
Ufficio Stellantis

Nulla da fare per Stellantis che deve nuovamente fare i conti con la crisi dei chip e la conseguente carenza di semiconduttori per i suoi stabilimenti europei. Da oltre un anno, infatti, il gruppo è alle prese con forniture altalenanti che si traducono in stop per la produzione e in un allungamento dei tempi di consegna dei modelli. Ecco gli ultimi aggiornamenti sulla questione:

Stellantis blocca la produzione in due stabilimenti a causa della crisi dei chip

La carenza di semiconduttori è alla base del nuovo stop forzato della produzione in due stabilimenti di Stellantis. Il gruppo, nato dalla fusione tra FCA e PSA, deve fermare le attività produttive nel sito francese di Sochaux, dove vengono realizzati modelli Peugeot, oltre che in quello spagnolo di Saragozza, sede di assemblaggio di modelli a marchio Opel.

Lo stop è, ancora una volta momentaneo. La crisi dei chip e la conseguente carenza di semiconduttori rende impossibile lo svolgimento normale delle attività produttive per i prossimi giorni. Per entrambi gli stabilimenti è prevista una ripartenza dalla prossima settimana, probabilmente già nel corso di lunedì 29 agosto.

Il gruppo Stellantis, da tempo, continua a dover fare i conti con una produzione a singhiozzo a causa della crisi dei chip. Per il momento, non c’è ancora una soluzione efficace e definitiva all’emergenza in corso. Le attività sono destinate a procedere a ritmi ridotti per poter completare l’assemblaggio delle vetture in base ai chip disponibili.

Da tempo, il gruppo sta cercando di trovare una risposta alla crisi dei chip ma, al momento, il rimedio più efficace è stato quello di ridurre i target di produzione, accettando la carenza di semiconduttori per concentrare i chip disponibili nella realizzazione dei modelli in grado di garantire profitti maggiori.

Ulteriori stop produttivi potrebbero arrivare anche per gli stabilimenti italiani di Stellantis che, in questi giorni, riprendono le attività di assemblaggio doppo lo stop estivo iniziato prima di Ferragosto. Nuovi aggiornamenti sulla questione potrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane.

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