Stellantis Mirafiori: si profila il clamoroso ritorno di un modello Fiat per il rilancio

M Magarini
Stellantis: Mirafiori a rischio, la 500 elettrica non convince. Si pensa di riportare in produzione la Cinquecento termica
Stellantis Mirafiori

A volte, la scelta migliore e quella più logica non coincidono. Vale anche nel caso di Stellantis, ultimamente finita sotto torchio in Italia per il presunto disinvestimento attuato dall’azienda, nata nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe. Benché l’azienda si ostini ad assicurare di avere in serbo dei piani importanti, la manodopera locale esprime malcontento. Tra le fabbriche meno soddisfatte dei recenti annunci figura Mirafiori, dove hanno avuto luogo diversi fermi produttivi nel recente periodo, dettati dalle sofferenze avute in termini di vendite. Allungata la cassa integrazione fino al prossimo 20 aprile, otto giorni prima andrà in scena uno sciopero da parte dei sindacati, in cerca di risposte, che, stando alla loro versione, verrebbero negato.

Stellantis, stop a Mirafiori: la 500 elettrica bocciata, si pensa alla Cinquecento termica

Fiat 500e

Il flop della Fiat 500 elettrica lungo la nostra penisola pesa in misura determinante nel clima respirato. Sebbene la mobilità a zero emissioni sia il futuro, ancora oggi diversi conducenti evitano di considerarne l’acquisto, frenati dagli elevati prezzi di listino. Che sono, a onor del vero, solo una giustificazione parziale dei deludenti dati commerciali. Altrimenti come spiegarsi i migliori risultati messi a segno dalle Tesla Model 3 e Y nei primi due mesi del 2024 e della Volkswagen ID.3? Oltretutto, il fatto di aver chiuso con meno immatricolazioni del veicolo tedesco sa di bruciante umiliazione, giacché la ID.3 non ha mai convinto la platea di riferimento.

Ora resta da capire quali saranno le contromosse adottate da Stellantis, sotto la guida di Carlos Tavares, reduce da dichiarazioni sibilline sull’impianto. Se l’esecutivo avesse negato gli opportuni incentivi, avrebbero valutato di disinvestire sia dal complesso torinese sia da Pomigliano d’Arco. Il piano da un miliardo di euro stanziato ha poi rabbonito l’amministratore delegato, fiducioso circa la ripresa. Qualora però, le previsioni venissero disattese, bisognerebbe valutare delle contromosse. Nel recente periodo si è fatta largo l’ipotesi della produzione a Mirafiori delle Leapmotor, a partire dal 2025. Con l’ingresso nel capitale azionario della realtà cinese, e la costituzione di una joint venture, l’operazione avrebbe pure una ragione. Adesso, però, emerge una seconda alternativa, altrettanto degna di nota e, forse, più concretizzabile: riportare la Cinquecento termica.

La mancanza di una piattaforma dedicata alla 500e la rende più costosa da fabbricare in confronto ad altri modelli del conglomerato; pertanto, la svolta avrebbe pure un perché. La scocca della versione a combustione è peraltro quasi identica alla declinazione full electric, e, di conseguenza, sarebbe assemblabile sulla stessa linea di produzione.

Fiat 500e

I motori Firefly potrebbero arrivare dalla Polonia, dove l’impianto specializzato nei Powertrain è prossimo a chiudere, oppure dal Brasile, dove, lo ricordiamo, la potenza delle quattro ruote ha da poco annunciato dei massicci investimenti. Infine, non è nemmeno da scartare la pista Algeria, in cui il complesso di Orano è in procinto di essere ampliato.

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