Stellantis sotto pressione: la Fiom vuole nuovi modelli per il rilancio di Pomigliano

I sindacati chiedono maggiori sicurezze a Stellantis per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, sempre più in difficoltà.
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La Fiom Cgil lancia di nuovo l’allarme sul futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, chiedendo al gruppo di assegnare nuovi modelli produttivi per evitare il rischio di un lungo periodo di inattività.

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Stellantis: lo stabilimento di Pomigliano chiede nuovi modelli da produrre

Stellantis Pomigliano d'Arco

“A Pomigliano sta succedendo troppo da troppo tempo. È in pericolo la produzione industriale del settore automobilistico in Italia”, ha dichiarato il segretario generale Michele De Palma, intervenendo a margine dell’assemblea regionale del sindacato.

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Il leader della Fiom ha espresso forte preoccupazione per la situazione generale degli stabilimenti italiani del gruppo, chiedendo un incontro urgente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con il nuovo amministratore delegato di Stellantis e con le organizzazioni sindacali, per ottenere “garanzie su impianti e lavoratori”. Secondo De Palma, il rilancio del sito campano richiede investimenti immediati e una chiara strategia industriale che riporti lavoro stabile e prospettive concrete anche per l’indotto.

“Servono investimenti per rilanciare la produzione, a partire dagli stabilimenti del Mezzogiorno e in particolare da Pomigliano, che soffre da anni”, ha sottolineato De Palma, aggiungendo che l’unico modo per garantire la sopravvivenza del sito è assegnare nuovi modelli da produrre.

Alfa Romeo Tonale Pomigliano d'Arco

L’arrivo di nuovi modelli, infatti, non solo assicurerebbe continuità occupazionale ai dipendenti Stellantis, ma darebbe ossigeno anche all’ampio indotto di aziende che dipendono direttamente dalle attività dello stabilimento campano, tra componentistica e servizi.

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Attualmente a Pomigliano si producono la Fiat Panda e l’Alfa Romeo Tonale, ma il futuro resta incerto. La produzione della Dodge Hornet, ad esempio, è stata interrotta in seguito ai dazi degli Stati Uniti. Nella pianificazione industriale del gruppo è previsto l’arrivo della nuova Fiat Pandina, erede della Panda attuale, insieme a due modelli basati sulla piattaforma STLA Small. Tuttavia, queste novità non dovrebbero vedere la luce prima del 2028, un’attesa che secondo la Fiom potrebbe rivelarsi fatale se non accompagnata da interventi tempestivi.