Strisce stradali a caso: la trovata per ridurre la velocità delle auto

M Magarini
Massì, perché non mettiamo le strisce stradali a caso? La trovata per costringere le auto a rallentare sembra uno scherzo: purtroppo non lo è.
strisce stradali

Strisce stradali così (grazie al cielo!) mai ci era capitato di vederle. In Italia non esistono e continueranno a rappresentare un caso isolato, lontano dai nostri confini. Per suscitare l’interesse della community di guidatori, alcuni villaggi francesi hanno avuto una pensata a dir poco insolita, già capace di accendere le polemiche sui social. Nello specifico, è accaduto lungo la regione della Loira, come specie di contromisura al comportamento imprudente dei conducenti. Le strisce stradali sono state letteralmente disegnate a caso, lasciando esterrefatta la popolazione.

Strisce stradali: il folle esperimento di un gruppo di villaggi francesi per far rallentare gli automobilisti

Incidente auto

Se credevate di non potervi più sorprendere di fronte a nulla, forse adesso vi ricrederete. È divampata la perplessità generale pure gli abitanti della zona, in larga parte contrari al provvedimento assunto dagli enti locali. Stando alla tesi portata avanti dal sindaco, un sistema di strisce stradali del genere contribuisce a ridurre la velocità dei veicoli in un’area dove di frequente i guidatori evitano di rispettare il limite di velocità. Sebbene debbano rimanere sotto la soglia dei 20 km/h, arrivano a toccare i 50 km/h senza troppi scrupoli.

Si tratta di una località composta da 1.700 abitanti – spiega Jean-Charles Prono, primo cittadino di Loire-Authion incluso Bauné, ai microfoni di Euronews – attraversata da tre arterie principali del dipartimento e, nel punto specifico, ce ne sono un paio. Le persone adorano pigiare il piede sull’acceleratore e guai a far cambiare loro idea. In vari modi hanno tentato di porli al corrente sul rischio corso e fatto correre agli altri utenti, comprese le categorie fragili (ciclisti e pedoni).

Manco a dirlo, su Facebook è partito un acceso dibattito. Qualcuno sottolinea i possibili grossi disagi a carico di viaggia a due ruote, motorizzate e non. A suo avviso sussiste la concreta eventualità di cadere qualora l’asfalto sia bagnato oppure ghiacciato, poiché le strisce bianche sono scivolose. Un utente spiega di averle viste e di esserne rimasto a dir poco perplesso: credeva che il responsabile delle strisce fosse sotto effetto di alcool. E, ancora, nemmeno i pedoni appaiono troppo convinti della proposta, anzi.

Ciò equivarrà a una marcia indietro? Allo stato attuale delle cose è dura stabilirlo. Sembrerebbe di no, perché il metodo starebbe dando i suoi frutti. Ciononostante, il primo cittadino ha ammesso di capire l’effetto disorientante e del bisogno di fare attenzione, a maggior ragione con le persone anziane. Introdotta da metà luglio, l’esperimento è destinato ad andare avanti.

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