Tesla in Cina vuole addirittura raddoppiare la produzione

Walter Gobbi
L'azienda stessa ha confermato che il costo medio per auto prodotta è sceso a 36.000 dollari (pari a 32.200 euro) nel terzo trimestre del 2021 e che è riuscita a mantenerlo sullo stesso livello anche nel trimestre successivo.

Gli ambientalisti in Germania fanno i capricci? E allora Tesla passa dalla GigaBerlin a una seconda Gigafactory in Cina. Qui, punta al raddoppio. Musk semina il panico fra gli altri Gruppi auto con mire espansionistiche sempre più forti. Vuole creare una seconda fabbrica a Shanghai, vicino a quella esistente. Target: produrre 2 milioni di vetture all’anno solo con le due fabbriche cinesi. Per il pianeta intero.

Fra i segreti, il costo medio per auto prodotta è sceso a 36.000 dollari (pari a 32.200 euro) nel terzo trimestre del 2021. Sullo stesso livello anche nel trimestre successivo.

Tesla superstar

Una Casa che ha un peso specifico sempre in salita. Sentite la lista della Top 100 stilata ogni anno da BrandFinance: per Tesla, che ha quest’anno una valutazione AA+ come nel 2021, l’aumento del valore del marchio è stato davvero elevato. Dai 27,231 miliardi dello scorso anno si è passati a 39,674. Con il salto in avanti al 28mo posto l’azienda di Elon Musk batte Volkswagen, BMW e Porsche. Dietro a Toyota che ha confermato la 12ma posizione assoluta e che ha distanziato Mercedes, classificata 15ma assoluta, Tesla è schizzata in 12 mesi dalla 42ma alla 28ma posizione.

Qualche spina

Ma c’è anche qualche spina. 2022, stando a quanto riporta Automotive News, non è iniziato bene per Tesla ed il suo fondatore Elon Musk, a causa di un’indagine avviata dalla SEC (l’equivalente negli Stati Uniti della nostra Consob) per presunte dichiarazioni pubbliche rilasciate, secondo l’accusa, per influenzare l’andamento delle azioni in borsa.

Tesla deve affrontare il problema della frenata automatica d’emergenza difettosa che potrebbe interessare circa 416.000 veicoli Tesla Model 3 e Model Y, prodotte negli anni 2021-22.

L’intimazione è arrivata dalla agenzia governativa del Dipartimento dei Trasporti statunitense, la NHTSA, dopo aver ricevuto 354 reclami negli ultimi nove mesi per l’attivazione inaspettata dei freni.

Tesla e Musk hanno risposto: sembra prendere di mira il signor Musk e Tesla con indagini incessanti. In gran parte perché il signor Musk rimane un critico esplicito del Governo.

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