Tesla Megapack Charger collegati con Starlink: geniale

Ippolito Visconti Autore News Auto
Tesla distribuisce una flotta di Megapack Charger per facilitare i viaggi durante le vacanze. 
Tesla Megapack Charger collegati con Starlink 3

Geniale Musk: negli Usa, Tesla distribuisce una flotta di Megapack Charger, ognuno dei quali alimenta diverse postazioni Supercharger su un rimorchio, per facilitare i viaggi durante le vacanze (lo riferisce electrek). Abbiamo quattro elementi che si fondono. Uno: un rimorchio. Due: un Megapack, il più grande sistema di accumulo di energia stazionario di Tesla. Tre: i Supercharger. Quattro: il collegamento con Starlink. Infatti, in passato, qualcuno ha segnalato un caos assurdo ai Supercharger durante gli esodi estivi. Ora la Casa texana corre ai ripari. Si vedrà se e come qualcosa possa essere fatto in Europa.

Tesla Megapack Charger collegati con Starlink

Quali caratteristiche

Dove sono? A Bakersfield, California; El Centro, California; Primm, Nevada; Cambridge, Ohio. Tesla ha condiviso alcune foto delle stazioni di ricarica mobili: Max de Zegher, responsabile della ricarica, ha commentato l’uso di queste unità: “I MegapackCharger hanno una capacità di 3 MWh in grado di caricare circa 75 auto, 8 postazioni da 250 kW e sono collegati a Starlink. Sono uno strumento potente per colli di bottiglia temporanei e interruzioni come gli uragani. Si ricaricano in poche ore spegnendo un armadietto Supercharger nelle vicinanze di notte, quando l’utilizzo è basso. Sono costosi e richiedono una larghezza di banda elevata da distribuire, ma fanno la differenza per far tornare i clienti a casa per le vacanze”. Paghi un servizio superiore. La California ha un’alta densità di veicoli elettrici, quindi Tesla ha esaminato le aree di utilizzo con maggiore traffico, all’incrocio di arterie.

Tesla Megapack Charger collegati con Starlink

Rammentiamo che Starlink – sempre di Musk – è una costellazione di satelliti in costruzione: fa tutto il produttore privato aerospaziale statunitense SpaceX. Sfruttando l’accesso a Internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. Obiettivo: migliaia di satelliti miniaturizzati prodotti in massa e in orbita terrestre bassa. Così che possano operare in sintonia con ricetrasmettitori terrestri. A spanne, costo di 30 miliardi di dollari totale. Ma il target come fatturato è di 30 miliardi di dollari annui (750 dollari per abbonamento). Per il 2025, previsti 40 milioni di abbonati. Al di là del quattrino, c’è un discorso di immensa portata che riguarda il potere gestito da chi ha in mano una tecnologia del genere, con incommensurabili applicazioni a ogni livello: militare, scientifico, esplorativo per iniziare. Insomma, Tesla più SpaceX per il pieno di elettroni coi Megapack Charger di Supercharger: fenomenale.

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