Tesla Model S colpisce un camion dei pompieri: sconosciute le cause

Sabato una Tesla Model S ha colpito un camion dei pompieri parcheggiato su un’autostrada della California. La causa dell’incidente è attualmente indeterminata. Un camion dei pompieri parcheggiato sull’Interstate 680, che proteggeva una squadra di pulizia da un altro incidente, è stato colpito dalla Model S. Quattro vigili del fuoco erano a bordo del veicolo di emergenza quando è stato colpito e sono stati tutti curati per ferite lievi.

Tesla Model S impatta contro camion dei vigili del fuoco fermo in autostrada

Al momento non ci sono informazioni su cosa abbia causato l’incidente, poiché gli investigatori non hanno determinato se la collisione sia stata causata dall’ubriachezza del conducente o se il veicolo stesse operando con il pilota automatico, la funzione di assistenza alla guida dell’azienda.

Tracie Dutter, assistente capo del distretto antincendio della contea di Contra Costa, ha detto che il camion aveva le luci accese ed era parcheggiato in diagonale lungo le corsie in direzione nord per proteggere i primi soccorritori che si stavano occupando dei detriti rimasti sulla carreggiata a causa di un precedente incidente.

Gli incidenti di auto Tesla attirano regolarmente l’attenzione dei media a causa del pilota automatico, sebbene sia emerso il mancato utilizzo in molti di questi casi. Di recente, un’indagine su un incidente verificatosi in Texas nel 2021 che ha causato la morte di due persone ha stabilito che le funzioni di assistenza alla guida di Tesla non erano responsabili.

Tuttavia, questo incidente è diverso perché la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha lanciato un’indagine alla fine del 2021 che mira a determinare i problemi con il pilota automatico Tesla e le collisioni con i veicoli di emergenza parcheggiati. Nell’indagine, l’agenzia mirava a valutare “gli incidenti stradali con i primi soccorritori in strada o lungo la strada”, valutando circa 765.000 auto costruite dal 2014 al 2021.

Nel luglio 2022 , l’NHTSA ha ampliato l’indagine a 830.000 veicoli e ha aggiornato l’indagine a una “analisi ingegneristica”. “L’indagine valuterà le tecnologie ei metodi utilizzati per monitorare, assistere e rafforzare l’impegno del conducente con l’attività di guida dinamica durante il funzionamento dell’autopilota”, ha affermato l’NHTSA.

37 dei 43 incidenti analizzati hanno mostrato che le mani del conducente erano sul volante nell’ultimo secondo prima della collisione.

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