Un miracolo italiano: la piccola e sgraziata Isetta salvò BMW dalla bancarotta

Prodotta in oltre 160 mila esemplari, la Isetta è rimasta un’icona nella storia dell’auto e ha conquistato il cuore dei collezionisti.
BMW Isetta BMW Isetta

Pochi conoscono la sua storia, ma la BMW Isetta, una minuscola utilitaria dalle forme inconfondibili, ha avuto un ruolo cruciale nel risollevare le sorti del marchio bavarese in uno dei momenti più critici della sua esistenza. Questo curioso veicolo, nato da un progetto italiano, fu adottato dalla BMW negli anni ’50, diventando il simbolo di una rinascita inaspettata.

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Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la casa automobilistica tedesca si trovava in una situazione economica precaria, con poche idee e ancora meno risorse. La svolta arrivò quando BMW ottenne la licenza per produrre l’Isetta, una microcar dal design ovoidale creata inizialmente dalla Iso Rivolta.

BMW Isetta
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Nel 1955, la Isetta fu lanciata in Germania con un prezzo di 2.550 marchi dell’epoca, pari a circa 10.000 euro attuali. Non era tra le più economiche, ma risultava decisamente più accessibile rispetto alle auto tradizionali, conquistando in breve tempo l’interesse del pubblico. Lunga appena 2,3 metri e con un peso contenuto di circa 360 kg, l’Isetta non brillava per prestazioni, ma offriva 12 cavalli di puro divertimento urbano. Le sue dimensioni compatte e la facilità di guida la resero perfetta per le città europee del dopoguerra.

Il successo fu immediato. BMW ne produsse oltre 160.000 esemplari, salvando così l’azienda da un probabile fallimento. Oggi, quindi, la Isetta è rimasta un’icona della storia dell’auto europea e ha conquistato il cuore dei collezionisti. Il valore degli esemplari in vendita lo testimonia. E basta osservarla pochi secondi per capire di quale chicca si parla.

BMW Isetta

Nonostante la mancanza di un record, dato che non è l’auto più piccola mai costruita, un primato detenuto dalla britannica Peel P50, ufficialmente riconosciuta dal Guinness World Records, la microcar italiana per BMW resta una delle più rappresentative. E i prezzi della Isetta riflettono questo status: un esemplare restaurato in condizioni eccellenti, infatti, può raggiungere quotazioni che possono superare facilmente i 30mila euro. Un investimento non da poco, ma che garantisce un vero pezzo di storia dell’automobile.

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