Volkswagen contro l’auto a idrogeno

Andrea Senatore Foto Autore
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“L’auto a idrogeno ha dimostrato di non essere la soluzione. L’elettrificazione ha trovato il suo posto nel mondo reale. I falsi dibattiti sono una perdita di tempo. Per favore ascolta la scienza!” È davvero schietto il CEO del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, riguardo l’auto a idrogeno sul suo Twitter. Sul Social network il numero uno del gruppo tedesco ha citato uno studio che assicura che l’uso e la produzione di questa tecnologia è troppo inefficiente.

Per il numero uno di Volkswagen Herbert Diess l’idrogeno non è la soluzione

C’era da aspettarsi che il Gruppo Volkswagen, che ha allontanato il Dieselgate puntando sull’auto elettrica, si sarebbe posizionato fortemente a favore dell’elettrificazione. Il gruppo ha già messo in dubbio la fattibilità dell’idrogeno nelle autovetture e persino nei camion in diverse occasioni, definendolo “assurdità”.

L’articolo condiviso da Diess al quotidiano tedesco Handelsblatt espone un nuovo studio dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico. In esso, viene messo in dubbio che le auto a idrogeno contribuiscano a raggiungere la neutralità del carbonio, mentre l’auto elettrica a batteria viene considerata più sostenibile.

Secondo questo studio, per produrre un veicolo a idrogeno è necessaria da due a 14 volte la quantità di elettricità necessaria per produrne uno a combustione, mentre le auto alimentate a idrogeno consumano circa cinque volte più energia di quelle elettriche a batteria. I ricercatori hanno anche messo in dubbio la fattibilità dei combustibili a base di idrogeno, come il produttore tedesco ha fatto in altre occasioni: “Se ci atteniamo alle tecnologie di combustione e speriamo di alimentarle con combustibili a base di idrogeno, e questi sono troppo costosi e scarseggiano, finiremo per bruciare più petrolio e gas”.

In questo senso, sostengono che bisogna dare la priorità a questi combustibili a base di idrogeno per applicazioni per le quali sono indispensabili, come l’aviazione a lunga distanza, le materie prime nella produzione chimica e la produzione di acciaio. Dunque per Volkswagen la risposta è no.

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