Volkswagen ID 3 2023, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
Volkswagen ID.3

Potrebbe anche non sembrare essere passato tanto tempo dallo sbarco sul mercato. Eppure, la Volkswagen ID.3 ha debuttato a settembre 2019 e, dunque, ha già un quadriennio sul groppone. Si capisce perciò la volontà della Casa automobilistica di Wolfsburg di adottare un restyling di metà carriera. Così, la Volkswagen ID.3 nel 2023, che raccoglie l’eredità di modelli in grado di scrivere la storia del marchio, quali il Maggiolino e la Golf, con il valore aggiunto rappresentato dalla tecnologia a zero emissioni. La cifra da porre in preventivo cambia in misura piuttosto significativa a seconda dell’allestimento scelto tra i quattro disponibili in occasione del lancio: il più economico, denominato Life, da 58 kWh costa 43.600 euro, il top level, battezzato Tour, da 77 kWh viene venduto a 56.650 euro. Il costo, ovviamente, aumenta qualora si decida di ordinare le dotazioni incluse nel pacchetto degli optional.

Volkswagen ID.3 2023: le motorizzazioni

Pronti via, ecco le motorizzazioni. La Volkswagen ID.3 prevede la trazione posteriore, ospitante sul retrotreno l’unità elettrica sincrona a magneti permanenti, il che si traduce in un sterzo di ottima fattura. Il powertrain montato raggiunge una potenza complessiva di 204 CV e 310 Nm di coppia motrice massima. Numeri alla mano, la velocità di picco è limitata a 160 km/h e lo scatto da 0 a 100 orari avviene in 7,9 secondi con la batteria da 77 kWh e in 7,3 secondi con quella da 58 kWh. Qual è la soluzione migliore? Dipende dai gusti del singolo acquirente, non esiste una risposta certa. A fronte di uno spunto inferiore, la percorrenza della seconda è superiore (546 a 426 km nel ciclo WLTP). La ricarica è effettuale in corrente continua DC di 120 kW per la ID.3 con accumulatore da 58 kWh e e di 170 kW per quella da 77 kWh, oppure alternata di 11 kW.

Volkswagen ID 3 2023: come evolvono gli esterni

Volkswagen ID.3

Prima di volare troppo in alto con la fantasia, è bene mettere le mani avanti e spiegare che la Volkswagen ID.3 2023 non segna alcuno stravolgimento epocale sotto il profilo estetico. Il personale chiamato in causa ha evitato di apportare dei cambiamenti radicali, puntando, piuttosto, su un lavoro di affinamento. Le dimensioni rimangono, insomma, le stesse, a metà tra la Golf e la Passat, due esemplari dal valore storico incomparabile con la piccola EV. Che forse un giorno smetterà di impallidire al confronto, ma costituente al giorno d’oggi una nicchia.

Le forme mutano, senza dare troppo nell’occhio. Occorre aver ben presente la versione originale per rendersi conto del lavoro compiuto dalla divisione adibita al design. Ed è forse la soluzione migliore, in quanto è facile scorgere una continuità progettuale tra il pre e il post facelift. Per calcare la mano ci sarà, intanto, tempo e modo con la prossima generazione, nel caso in cui dovesse entrare in commercio. Comunque vada, si parla di un domani piuttosto lontano, sicché, come ben sappiamo, l’obiettivo di un intervento di metà carriera è di allungare la vita del veicolo attuale.

Scendendo nel dettaglio, la zona anteriore presenta un paraurti differente, con prese d’aria laterali riconcepite nella feritoia centrale. A loro volta, i fari sono aggiornati, full LED nel pacchetto base (e, dunque, senza il sostenimento di alcun sovrapprezzo) e, on demand, a matrice di LED. Il cofano è invariato nelle dimensioni, ma lascia una sensazione diversa a chi guarda per via delle nuove nervature aggiuntive. Così facendo, dà l’impressione di essere stato allungato, complice un secondo particolare: la rimozione della fascia in plastica nera total black impiegata in passato.

Lungo la fiancata scompare il nome dell’allestimento, mentre sul montante posteriore si volatilizzano le decalcomanie. Insomma, i progettisti hanno preferito puntare su un aspetto maturo, con buona pace di chi apprezzava l’aria irriverente del precursore, uno stile che risultava accattivante agli occhi delle ragazze e dei ragazzi dei giorni nostri. L’approccio attuale appare più trasversale, capace di conquistare un ampio bacino di pubblico, differente per fascia anagrafica, personalità e gusti. A livello di cromature, spiccano i tocchi argentati conferiti. Invece, l’illuminazione dei fanali copre pure la zona centrale, al posto dei catarifrangenti, tolti in tale circostanza.

Interni

Volkswagen ID.3

Il contatto diretto con la clientela è uno dei canali prediletti dalle aziende. Che riescono a trarre ispirazione, in vista delle modifiche da eseguire in un frangente successivo. Il feedback degli utenti ha fornito degli spunti nell’aggiornamento degli interni della Volkswagen ID.3. Dei materiali meno ruvidi al latto connotano i pannelli delle porte, sebbene permangono delle aree piuttosto critiche. Nello specifico, ci riferiamo alla presenza di appena due bottoni predisposti alla gestione dei quattro vetri elettrici. La qualità superiore dei rivestimenti è altresì un tratto distintivo della plancia.

Il proposito numero uno perseguito con la copertura del volante ha carattere ambientale, con una soluzione meno impattante sull’ecosistema. Oltre alle motorizzazioni, per limitare e ridurre gli effetti sul Pianeta le Case hanno, d’altronde, parecchio da fare sul versante dei componenti. Una saggia gestione dei componenti denota vera sensibilità ai temi green, non dettati dal puro tornaconto economico. Il desiderio di apportare un contributo al miglioramento delle condizioni viene qui, oltretutto, sincerato dalle decisioni assunte per ciò che concerne i tappetini, il sedile e non solo.

In merito alle dotazioni, il Costruttore di Wolfsburg propone la versione più completa della consolle centrale fin dall’entry-level, a differenza del passato, quando negli esemplari meno blasonati era necessario inoltrare apposita richiesta. Il sistema operativo è aggiornabile direttamente da casa, mediante gli update over-the-air, o via etere, così da favorire il risparmio di tempo. Ormai passare in officina è diventato un metodo superato, grazie alle risorse messe a disposizione dalla tecnologia. Chiunque avesse in mente di godere di soluzioni provvisorie, magari perché in dubbio se acquistare o meno il servizio, ha la facoltà di ricorrere al noleggio.

Niente può competere con l’esperienza sul campo, a maggior ragione qualora i dubbi divengano assillanti. Uno dei comfort tipici della nostra epoca è poi rappresentato dall‘impianto di navigazione. Ieri eravamo costretti a comprare un dispositivo a parte, con gli inevitabili contraccolpi sul bilancio delle famiglie. La compatibilità con gli smartphone ha segnato una interessante svolta. In vista di un eventuale viaggio verso mete sconosciute e/o lungo, il sistema di pianificazione degli itinerari della Volkswagen ID.3 torna comodo. Con l’intelligenza elettronica delle dotazioni hi-tech contemporanee si riesce a compiere il passo successivo.

Alla luce della tipologia di alimentazione, non poteva mancare la modalità Plug & Charge, riepilogativa delle colonnine elettriche compatibili. Ed ecco l’ulteriore chicca: alla pari del Supercharger di Tesla, gli impianti di rifornimento non richiedono né il telefono né la tessera di pagamento. Difatti, è sufficiente provvedere al collegamento dello spinotto alla presa. E, ciliegina sulla torta, il “pieno” di elettricità dell’auto è utilizzabile per la ricarica di smartphone e compagnia.

Sull’head up display appaiono, invece, le indicazioni di guida, cosicché il conducente abbia sempre chiaro il quadro della situazione. La collocazione scongiura l’eventualità di eccessive distrazioni, una delle principali fonti di pericolo volante in mano. L’interfaccia grafica perfezionata e la compatibilità ai principali SO (Android Auto ed Apple CarPlay) completano il quadro.