Volkswagen ID Life al debutto

Andrea Senatore Foto Autore
Volkswagen ID Life
Volkswagen ID Life

Volkswagen ID Life è la versione concettuale della Volkswagen ID.2 – nome ancora da confermare – che arriverà sul mercato nel 2025 per sostenere la mobilità elettrica accessibile. Potrebbe essere considerata l’equivalente crossover elettrico della Volkswagen Polo.

È particolarmente interessante vedere che Volkswagen ha optato per un linguaggio di design differenziato per questo progetto, evitando lo stile di griglia e luci che abbiamo visto nella famiglia ID. Tuttavia, il fatto di trovarci di fronte a un veicolo che si finge abbordabile – 20.000 euro di target price – ci invita a pensare che le sue linee e la scommessa tecnologica saranno semplificate nella sua versione di produzione. Il marchio ha annunciato che includerà un pannello del tetto rimovibile, in modo che sarà possibile godersi la guida a cielo aperto. Resta da vedere se questo sarà disponibile dalla versione access o se sarà un optional.

Volkswagen ID Life punta su un interno minimalista e tecnologico, con superfici tattili e retroilluminate per sostituire definitivamente i pulsanti fisici che rimangono nella famiglia ID. La stessa tecnologia che proietterà le informazioni di guida sul parabrezza consentirà la conversione dell’ID. La vita in un cinema. Lo schermo ‘cinema’ non sarà uno schermo in quanto tale, ma sarà una superficie bianca retrattile -che dovrebbe essere un optional-.

Per vivere appieno l’esperienza sarà possibile abbattere i sedili anteriori e trasformare così i sedili posteriori in una sorta di chaise longue. Invece di uno schermo per controllare l’infotainment, l’ID Life scommetterà su un’applicazione per telefoni cellulari che trasformerà lo smartphone del conducente in un’estensione del veicolo.

ID Life ha 234 cavalli e un’autonomia vicina ai 400 chilometri grazie a una batteria da 57 chilowattora. L’ID. Life ha la particolarità di essere l’unica Volkswagen elettrica con trazione anteriore, poiché le versioni access di ID.3 e ID.4 montano il loro unico motore sull’asse posteriore e lo fa sull’anteriore. È interessante notare che la sua batteria –57 kilowattora– è più grande di quella della versione di accesso dell’ID.3 –45 kilowattora–, ma inferiore a quella intermedia –58– e la più grande –77–. I suoi 400 chilometri di autonomia superano i 348 che accredita l’ accesso ID.3 e rimangono molto vicini ai 425 dell’ID.3 intermedio, sebbene lontani dai 550 della variante più capace.

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