Vulcanol: ecco la tecnologia rivoluzionaria di Koenigsegg

Andrea Senatore Foto Autore
Koenigsegg Gemera
Koenigsegg Gemera

I produttori di grandi auto sportive cercano soluzioni per mantenere i motori a combustione, praticamente a qualsiasi prezzo. E ogni marchio sta studiando nuove tecnologie. Dalle alghe alla spazzatura, ma nulla suggeriva che Koenigsegg stesse tirando fuori dalla manica un biocarburante che chiamavano “Vulcanol”. Già solo il nome dà una certa idea di dove stanno andando le ricerche, cosa che, appunto, Christian von Koenigsegg, titolare del marchio, ha confermato in un’intervista a “Bloomberg”.

Ecco in cosa consiste Vulcanol, la nuova tecnologia di Koenigsegg

Il presidente ha osservato che si tratta di “una tecnologia islandese, sviluppata qui, durante la quale le emissioni di CO2 dei vulcani parzialmente attivi vengono catturate e poi convertite in metanolo “. Nell’isola del nord Europa si produce già combustibile sintetico, essendo fino al 90% più pulito rispetto ai combustibili fossili convenzionali. Questa percentuale può essere addirittura aumentata ancora se i motori a combustione interna sono dotati di tecnologie di purificazione dei gas di scarico, eliminando le particelle nocive.

L’azienda di Ängelholm in Svezia, sta dedicando uno sforzo particolare a questo nuovo carburante, che ritiene possa essere “divertente”, ammettendo anche che necessita di un lungo sviluppo prima di raggiungere la maturità necessaria per portarlo in produzione. L’azienda, infatti, si sta aprendo a nuovi campi, a nuove soluzioni di mobilità e anche a un mercato con un volume maggiore rispetto alle hypercar.

Ed è che uno dei grandi problemi di queste creazioni uniche è proprio la loro propulsione. L’elettrificazione è obbligatoria, ma l’attuale generazione di batterie aggiunge tra 500 e 600 chilogrammi a un modello il cui scopo è offrire sensazioni uniche su un circuito, quindi la zavorra in più compromette le prestazioni. Tuttavia, Koenigsegg ha dimostrato di essere efficiente con i motori a combustione che funzionano con combustibili sostenibili, controllando anche la combustione nel momento e nella quantità precisi.

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