Qualcuno ha pensato che Stellantis potesse mettere da parte la gestione dei suoi marchi in crisi per dedicarsi al rebranding della Jeep Wrangler come Fiat Campagnola per il mercato italiano. E sarebbe stato un discreto colpo di genio, non necessariamente relegato tra gli archivi delle follie. Fortunatamente (o sfortunatamente, a seconda dei gusti), questo fuoristrada dall’aspetto aggressivo vive solo nel mondo della fantasia.
L’artista dei rendering, Tommaso D’Amico, sui social tda_automotive, ha voluto far rivivere il nome storico italiano, creando la Fiat Campagnola TREK EXT proprio per sottolineare la sua natura avventurosa. La base è chiaramente la cugina americana, la Jeep Wrangler, ma l’artista ha tentato di mascherare l’origine con una serie di modifiche off-road estreme.
La Campagnola immaginata sfoggia una fascia anteriore ridisegnata, parafanghi larghi, un para urti anteriore robusto con un bulbo integrato, l’irrinunciabile snorkel (per evitare che l’acqua “danneggi il motore” in scenari decisamente fuori dalle nostre città), una barra luminosa a LED montata sul tetto e pneumatici molto spessi. Al posto della tipica griglia a sette listelli di Jeep, c’è un frontale ridisegnato con il marchio Fiat.

Nonostante il tentativo di nascondere virtualmente le sue origini, l’aspetto resta inevitabilmente simile a quello della Wrangler e non ingannerà quasi nessuno. Anche se l’artista ha persino creato degli interni stravaganti (non troppo adatti per un viaggio così avventuroso), la verità è che si tratta solo di effetti speciali.

Vale la pena ricordare che la Fiat Campagnola originale visse per due generazioni (dal 1951 al 1987), ispirandosi a suo tempo alla Jeep Willys. Già, un’altra indimenticabile americana off-road. Fu anche l’eroina di un pezzo di storia italiana, servendo come la Papamobile con cui Papa Giovanni Paolo II sopravvisse a un attentato. Questo spiega, oltre all’utilizzo nelle forze dell’ordine, perché il nome porti ancora con sé un carico emotivo non indifferente.
Stellantis, casa madre di entrambi i marchi, non ha assolutamente alcuna intenzione di riportare in auge questo modello, nemmeno come veicolo esclusivo per l’Italia. Eppure, non sembra così assurdo che qualcuno possa scegliere di comprare un’auto che somiglia a una Jeep Wrangler senza esserlo. E soprattutto, firmata Fiat. Magari con motori fatti bene.
