Zero FAQ incentivi auto 2024: le bugie dei presunti esperti social vi fanno perdere soldi

Ippolito Visconti Autore News Auto
Ci sono molti pseudo esperti nel web e nei social che dicono di sapere tutto sui nuovi incentivi auto 2024 partiti ieri: bluffano, mentono, dicono bugie sapendo di raccontar menzogne.
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Ci sono molti pseudo esperti nel web e nei social che dicono di sapere tutto sui nuovi incentivi auto 2024 partiti ieri: bluffano, mentono, dicono bugie sapendo di raccontar menzogne. E vi fanno perdere tempo e denaro. Sugli ecobonus, nessuno sa niente di preciso in dettaglio. Infatti mancano le FAQ sugli sconti statali, Frequently Asked Questions, le domande che vengono più frequentemente poste dagli utilizzatori di un certo servizio. In passato, per i vecchi bonus 2023, le FAQ erano pubblicate dal sito del ministero delle Imprese, nella pagina specifica Ecobonus: ora sono aggiornate al 24 gennaio 2024 e riguardano gli incentivi 2023. Pertanto gli operatori (venditori, addetti in concessionaria, Case auto, call center) non hanno risposte certe. Come nessun altro. Inutile insistere con loro, vittime anch’essi di un sistema diabolico. Il problema è nel recente Dpcm, Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che ha dato il via agli incentivi 2024. Scritto in modo burocratico, pieno di cavilli e di rimandi, è spesso oscuro. Rispondete a questa domanda se ce la fate: un tassista ha diritto al bonus doppio anche per la rottamazione di una vettura Euro 5 o 6? Mistero. Ve ne diamo una prova con lo screenshot qui sotto appena fatto.

Le FAQ devono sempre essere logicamente note nello stesso istante in cui gli incentivi partono. Per capirci, prima si spiegano le regole di una partita di scacchi, e poi si inizia a giocare la partita.

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In attesa delle FAQ bonus auto

Morale. Attesa di sei mesi per il Dpcm, e per gli incentivi annunciati a dicembre 2023 dal ministro delle Imprese Urso. Non solo: le risorse 2024 attese sono state decurtate di quanto prenotato coi vecchi incentivi 2023. All’appello mancano 178 milioni di euro. A discapito delle auto elettriche. Ora, serve un nuovo secondo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri per reintegrare i fondi dovuti. Risultato: attese, annunci, stallo. È il caos totale. Infine, manca la piattaforma per i tassisti, uno dei cuori dei bonus: sono loro che comprano macchine a basso impatto ambientale. Da una parte, si parla di transizione ecologica; dall’altra, la burocrazia paralizza tutto. Un’Unione europea che si conferma vecchia, stanca, lenta, impacciata: contro Cina, Usa, Russia, Australia e altri che volano. Come competere così?

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Ecoincentivi 2024: quale impatto sulle vendite

La situazione è così caotica che l’Unrae Case estere conferma le previsioni per il 2024: +30 mila unità sul 2023. Per un totale di 1,63 milioni di immatricolazioni. Andiamo malissimo. Incentivi spot concepiti male e tardi. Urgono misure strutturali e ideate con cura. La fascia sotto i 20 grammi di CO2 è un’illusione ottica in Italia. La fascia 61-135 g/km di CO2 vale i due terzi delle vendite: termico, ibrido normale, benzina e diesel. È in questa soglia che si dovrebbe insistere con miliardi di euro per ottenere effetti duraturi, dare stabilità a consumatori, industria, indotto. Se invece volete una dritta per risparmiare senza bonus, eccola qui.

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