Alfa Romeo, ecco la frenata sull’elettrico che tutti ci aspettavamo

La ricalibratura dei piani di Alfa Romeo non è un semplice slittamento, ma rappresenta una strategia necessariamente ponderata.
Alfa Romeo stelvio Alfa Romeo stelvio

Il mondo automotive sta attraversando una fase cruciale, segnata da profonde incertezze sulla reale velocità della transizione elettrica. In questo contesto, Alfa Romeo diventa un simbolo delle sfide che anche i marchi storici devono affrontare per adattarsi a un mercato in continua evoluzione.

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L’amministratore delegato per l’Italia, Santo Ficili, ha recentemente riconosciuto che il percorso verso l’elettrificazione sta richiedendo più tempo del previsto, costringendo il brand del Biscione a rivedere radicalmente i propri piani industriali. Nei giorni scorsi, si erano diffuse voci insistenti su una possibile cancellazione della nuova generazione della Giulia, ma Ficili ha smentito categoricamente: “Una sola parola: falso”, ha dichiarato con fermezza, intervenendo per mettere a tacere indiscrezioni prive di fondamento.

santo ficili Alfa Romeo
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L’AD Alfa Romeo ha ribadito che nessun progetto è stato eliminato, e che la casa milanese continua a monitorare attentamente le evoluzioni del mercato e le esigenze della clientela.

La nuova linea strategica adottata da Alfa Romeo abbandona l’idea di un passaggio esclusivo all’elettrico, aprendo invece a una gamma multipla di motorizzazioni: endotermici, ibridi ed EV. Una scelta che rispecchia quanto stanno facendo anche altri grandi costruttori europei e globali, rallentando i piani di conversione totale in attesa di una domanda più solida.

Il destino di modelli iconici come la Giulia e la Stelvio è ora legato al lavoro del nuovo CEO di Stellantis, Antonio Filosa, da cui ci si attende un aggiornamento del piano industriale nelle prossime settimane. I dettagli sulle nuove versioni sono ancora nebulosi, ma Ficili ha assicurato che arriveranno “il prima possibile”, un’espressione che tradisce comunque una certa cautela.

Alfa Romeo giulia 2024
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Nel frattempo, le attuali versioni diesel da 2.2 litri dei due modelli continueranno ad essere offerte, fungendo da ponte tecnologico verso il futuro. “Non sono certo modelli recenti”, ha ammesso Ficili, “ma continueranno ad avere il loro spazio, in attesa della prossima generazione.”

La ricalibratura dei piani di Alfa Romeo non è un semplice slittamento, ma rappresenta una strategia ponderata, che mira a mantenere l’identità sportiva del marchio offrendo, allo stesso tempo, soluzioni realistiche in un contesto industriale e normativo sempre più complesso. La sfida ora è capire se questo approccio flessibile sarà sufficiente per restare competitivi.

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