Audi, Orbán alla sede di Győr: “A Bruxelles non hanno idea di cosa sia la concorrenza”

“Pensavo che la politica fosse la professione più spietata. Il settore dell’auto è il più competitivo”, dichiara Orbán.
Orbán alla sede audi gyor Orbán alla sede audi gyor

Nel cuore pulsante della manifattura automobilistica ungherese, a Győr, è partita ufficialmente la produzione della terza generazione dell’Audi Q3. A presenziare alla cerimonia, un ospite d’eccezione, il Primo Ministro Viktor Orbán, che, durante il suo intervento, ha espresso riflessioni significative sul contesto attuale dell’industria automobilistica europea.

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“Pensavo che la politica fosse la professione più spietata, ma oggi cambierei idea. Il settore dell’auto è diventato l’ambito più competitivo”, ha dichiarato Orbán, affiancato dal Ministro dell’Edilizia e dei Trasporti, János Lázár. Un riconoscimento alle difficoltà del comparto, che, secondo il premier, si trova a fare i conti con sfide senza precedenti. Nello specifico crisi energetica, guerre e un’Europa governata da burocrati “che non sanno cosa significhi la vera concorrenza”.

Orbán alla sede audi gyor
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Nel suo discorso, Orbán ha sottolineato che il comparto automobilistico del Vecchio Continente è in seria difficoltà. “Se non lo liberiamo dal peso della burocrazia, rischiamo di restare indietro rispetto a colossi come la Cina”, ha ammonito. Tuttavia, ha elogiato il lavoro svolto nello stabilimento Audi di Győr, sottolineando che “quando agli esperti locali viene data autonomia, siamo in grado di produrre secondo standard mondiali”.

Nonostante l’ottimismo del lancio Q3, lo scenario produttivo non è privo di ombre. Secondo fonti interne, il sito avrebbe subito un calo del 10% nella produzione di motori nei primi cinque mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. Alcuni reparti, in particolare quello dei propulsori V6 e R4, starebbero registrando una riduzione delle attività, con voci su licenziamenti e trasferimenti forzati.

Orbán alla sede audi gyor

Audi ha infatti attivato meccanismi di ricollocamento interno, offrendo ai dipendenti dello stabilimento motori l’opportunità di passare alla produzione veicoli, dove la domanda è in crescita grazie ai modelli Q3 e Cupra Terramar. Tuttavia, non tutti accettano il passaggio, spesso per motivi economici o di mansione. Alcuni lavoratori hanno preferito ritirarsi o accedere ai programmi pensionistici anticipati.

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Secondo Michael Breme, presidente del consiglio di amministrazione di Audi a Győr, l’obiettivo produttivo è ambizioso. Si parla di 185.000 veicoli l’anno, da raggiungere con tre turni su cinque giorni settimanali. Il surplus di produzione della Q3 sarà gestito in Germania, ma le parti strutturali continueranno a essere realizzate a Győr.

Nonostante le difficoltà, il sito di Győr continua a rappresentare una colonna portante per l’economia locale, con oltre 11.400 dipendenti e un indotto che coinvolge circa 160.000 famiglie in Ungheria. Ma il messaggio di fondo è eloquente (anche) da parte del premier Orbán: senza una strategia industriale condivisa a livello europeo, il rischio di perdere terreno resta concreto.

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