Spesso le novità tecnologiche debuttano solitamente sui modelli top di gamma per poi diffondersi su quelli di fascia inferiore. Ma Audi, con la nuova Q3, rompe gli schemi e introduce una svolta ergonomica senza precedenti: spariscono le tradizionali leve al piantone dello sterzo, sostituite da un innovativo modulo di controllo collocato dietro il volante, sul lato sinistro.

Questa nuova unità multifunzione ingloba diversi comandi essenziali: una rotella per regolare la velocità dei tergicristalli, due pulsanti per attivare il lavaggio del parabrezza e del lunotto posteriore, oltre agli indicatori di direzione, che si azionano come sempre spingendo la parte finale della leva verso l’alto o il basso. C’è di più: lo stesso comando gestisce anche abbaglianti e lampeggio fari, con pressioni mirate su specifici punti del modulo.

Audi giustifica questa rivoluzione sulla nuova Q3 parlando di ottimizzazione degli spazi interni. Spostando i comandi classici dal piantone, è stato possibile ridisegnare il tunnel centrale, ora più ordinato. Ci sono quindi due portabicchieri, una vaschetta portaoggetti con doppia porta USB-C e una base di ricarica wireless ventilata per lo smartphone.
Nonostante il guadagno in funzionalità, restano dubbi sull’usabilità del nuovo sistema. Serve quasi un video tutorial per comprenderne il funzionamento, segno che l’interfaccia potrebbe non risultare immediata per tutti. Alcune funzioni richiedono pressioni prolungate o movimenti specifici, il che potrebbe rappresentare una sfida per chi è abituato a controlli più intuitivi.

La casa dei Quattro Anelli avverte: non è una scelta estetica, ma funzionale. Ma c’era davvero bisogno di cambiare? I comandi tradizionali, pur datati, sono stati utilizzati per decenni senza suscitare critiche particolari. L’introduzione di questo sistema nella Q3 potrebbe essere solo l’inizio. Infatti, è lecito attendersi che altre Audi seguiranno questa impostazione. E il dibattito tra puristi e innovatori è già pronto ad accendersi tra chi rimarrà confuso e chi invece smentirà la complessità quotidiana del sistema.