Il più celebre preparatore di Ingolstadt ha deciso di fare un balzo temporale direttamente dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri. Stiamo parlando di ABT Sportsline, che ha recentemente presentato una reinterpretazione avveniristica e sapientemente restaurata della leggendaria Audi Quattro, l’icona rally che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobilismo.
La silhouette inconfondibile, fatta di linee spigolose e passaruota muscolosi, è stata conservata, ma l’intero veicolo è stato aggiornato con materiali compositi di ultima generazione come carbonio-Kevlar, un’impostazione tecnica all’avanguardia e, soprattutto, una dose extra di cavalli. I dettagli sul motore rimangono parzialmente top secret: si ipotizza una versione elaborata del classico cinque cilindri turbo da 2,5 litri, oppure un trapianto tecnologico direttamente dalla più recente Audi RS3.

In ogni caso, la nuova Audi Ur-Quattro firmata ABT sprigiona ben 523 CV, garantendo prestazioni mozzafiato. Nessun dato ufficiale per lo scatto da 0 a 100 km/h, ma è facile intuire che si tratta di una vera scheggia. Ogni esemplare mantiene il numero di telaio originale, elemento che permette di registrarlo in Germania come veicolo storico, con tutti i vantaggi fiscali e burocratici che ne conseguono.
Solo 30 unità saranno prodotte, e ben 25 risultano vendute nelle prime tre ore dall’anteprima. Le restanti cinque sono assegnate a clienti storici del brand, e tutte già assegnate. Avere la fortuna di possederne una è praticamente impossibile. Secondo Hans-Jurgen Abt, questa è “la nostra visione contemporanea di un’icona assoluta”.

Il modello si ispira direttamente a una versione custom realizzata dallo stesso Abt negli anni Ottanta da oltre 440 CV. Oggi, questa versione 2025 porta con sé tutto il fascino del Gruppo B, ma con un’eleganza moderna e una guida molto più gestibile. Un perfetto esempio di restomod di classe, che rispetta la tradizione senza cadere nel banale, ma con la giusta dose di esagerazione e performance. La Ur-Quattro moderna di ABT è una dimostrazione concreta di cosa accade quando la passione incontra l’ingegneria di precisione.