Autogol per l’Unione Europea: sola al mondo con la sua auto elettrica che nessuno vuole

Le lobby verdi hanno fatto pressione per regole assurde in UE, che adesso è sola nel mondo con le sue auto elettriche.
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Mentre il motore termico e la libertà in un regime democratico vincono in USA, conquistando investimenti a beneficio dei consumatori e dell’occupazione, l’Unione Europea è sola con la sua auto elettrica. Che nessuno vuole. Solo le lobby verdi riescono a paralizzare tutto: neppure il 10 dicembre 2025 Bruxelles cancellerà il ban del motore a benzina e diesel e ibrido. Si va come un treno contro un muro. Così l’Europa è fuori dalla corsa automotive, con la Cina che gode per l’autogol del Vecchio Continente. 

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Populismo elettrico

Il linguaggio che usano le lobby verdi e il modo in cui si alleano informalmente con la sinistra populista sono molto particolari. Le politiche statunitensi sono completamente prevedibili. Massima e totale libertà per l’economia e i clienti. Invece in UE è panico totale da auto elettrica: disoccupazione dilagante, nessuna prospettiva, numeri tossici con l’85% di auto nuove termiche vere contro il 15% di elettrico fake grazie a km zero e incentivi da pura demagogia.

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Se l’Europa giocasse bene le sue carte, potrebbe emergere come una delle poche regioni automobilistiche tradizionali in grado di competere con la Cina: termico del Vecchio Continente contro elettrico di Pechino.

Attenzione alle batterie delle auto elettriche

Occhio poi alla grande bugia, ossia alle batterie delle auto elettriche che non inquinano. Produzione e smaltimento sono terribili per la Terra. Più il carbone per l’elettricità. Serve intelligenza, equilibrio, scelte ponderate. Si spera in una politica giusta per motori termici che possano creare nuovi posti di lavoro. Alla favoletta delle fabbriche piene di addetti grazie all’elettrico non crede più nessuno: il trauma di Northvolt deve fare da monito.

C’è forte attesa in tutto il settore automotive per il previsto annuncio della Commissione Europea relativo a una proposta legislativa sulla revisione dei regolamenti concernenti i mezzi nuovi. L’iniziativa – dice l’Unrae – riguarderà gli standard per le emissioni di CO2, una strategia per il consolidamento del settore delle batterie, un pacchetto di semplificazione normativa per l’industria automobilistica e una proposta dedicata all’elettrificazione delle flotte aziendali.

ue fra usa e cina

Il mondo fake delle BEV

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È tutto così falso e artificiale che le Case, sapendo dell’amore del cliente per il termico, devono inventare la BEV il più simile possibile alla macchina a benzina: vedi il suono del motore a combustione e la cambiata farlocca. Ma come ci siamo ridotti? Eravamo i sovrani del veicolo termico e dobbiamo tornare a esserlo. Siccome nessuno compra elettrico, allora facciamo la vettura a batteria analoga come emozione al veicolo tradizionale.

Spiace, però trattasi di missione impossibile. C’è solo una soluzione: abolizione immediata e totale del ban termico Ue 2035, al massimo uno spostamento al 2040 che prelude a un secondo e terzo slittamento. Oltretutto, l’UE sarà molto più sotto stress di prima: servono risorse infinite per comprare l’energia USA al posto del gas russo. L’inflazione rischia di schizzare ancora più su, rendendo ancora più nemiche del popolo le BEV, costose come il fuoco. Si rischia un effetto Cuba a livello europeo di dimensioni immense, con veicoli vecchi e insicuri al posto di mezzi nuovi termici a basso impatto inquinante.