Nonostante la loro ascesa fulminea nel mercato dei veicoli elettrici globali, le case automobilistiche cinesi come BYD, Nio e Leapmotor stanno incontrando serie difficoltà nel penetrare il cuore dell’industria automobilistica europea, in particolare nel mercato più imponente, la Germania.
Per avere un’idea più precisa, BYD ha superato i 4 milioni di veicoli elettrici venduti a livello globale nel 2024, ma nei primi mesi del 2025 ha racimolato solo lo 0,31% di quota di mercato in Germania, con meno di 3.000 unità immatricolate. Anche per marchi emergenti come Nio, i risultati rimangono pressoché marginali.

Le cause di questa stagnazione sono molteplici. Prima di tutto, il mercato tedesco è profondamente radicato nella tradizione, dove marchi storici come Volkswagen, BMW e Mercedes godono di una fiducia quasi inossidabile. I consumatori tedeschi sono in gran parte proprietari abituali di auto, abituati a determinati standard qualitativi e poco inclini ad avventurarsi con brand ancora sconosciuti. In contrasto, in Cina il mercato è spesso composto da clienti al primo acquisto, più propensi a sperimentare. Questo crea un gap culturale che rende molto più difficile il processo di affermazione per i costruttori cinesi.
C’è poi la questione dell’offerta. Le case asiatiche, in prima fila BYD, puntano quasi esclusivamente sull’elettrico puro, mentre in Germania l’elettrico, seppur in crescita, rappresenta ancora una minoranza del mercato complessivo. Inoltre, tematiche legate alla cybersicurezza, come la protezione dei dati sensibili, sollevano ulteriori perplessità tra gli acquirenti.
Anche la scarsa localizzazione gioca un ruolo chiave. Software tradotti male, interfacce poco intuitive o standard di omologazione non sempre perfettamente rispettati minano la percezione di affidabilità. Per guadagnarsi un posto nel panorama europeo, i brand cinesi dovranno affrontare queste criticità a viso aperto.

Il prezzo rimane però l’arma più potente. Grazie a economie di scala più avanzate, marchi come BYD possono introdurre modelli economici ma funzionali, come la nuova Dolphin Surf, che potrebbe rappresentare la chiave d’accesso per entrare in una fascia di mercato più ampia. Sarà sufficiente?