Il colosso automobilistico cinese BYD (il celebre acronimo di Build Your Dreams) non è certo noto per la timidezza quando si tratta di tecnologia. Il suo avanzato sistema di guida assistita è stato battezzato senza mezzi termini “God’s Eye”, ossia “Occhio di Dio”. Un nome impegnativo, che riflette l’ambizione dell’azienda nel campo della mobilità autonoma.
Secondo il costruttore, questa piattaforma è già attiva su oltre un milione di veicoli in circolazione. E ora BYD è pronta a fare un altro passo da gigante. L’azienda ha annunciato quello che definisce “il più imponente aggiornamento software nella storia della smart mobility”, con l’obiettivo di rendere il proprio ecosistema di guida ancora più intelligente, sicuro e capillare.

Dopo l’update di febbraio 2025, che aveva portato la tecnologia di assistenza alla guida su 21 modelli senza costi aggiuntivi, il nuovo update sarà ancora più esteso, anche se i dettagli tecnici devono ancora essere rivelati.
Il sistema “God’s Eye” di BYD, ricordiamolo, si articola in tre livelli, ognuno pensato per una specifica fascia di mercato. Il Livello A, destinato ai modelli ultra-premium del marchio Yangwang, sfrutta la suite DiPilot 600 con tre sensori LiDAR, garantendo una percezione ambientale di altissima precisione. Il Livello B, utilizzato sulle vetture a marchio Denza, combina il sistema DiPilot 300 con uno o due sensori LiDAR, offrendo un’esperienza di guida semi-autonoma pensata per una clientela esigente. Infine, il Livello C, più accessibile, è montato sui modelli a marchio BYD e si basa su una combinazione di 12 telecamere, cinque radar di prossimità e 12 sensori a ultrasuoni, con il supporto del sistema DiPilot 100.

La strategia di BYD è chiara e punta molto sull’appeal del pacchetto hi-tech. L’azienda vuole guidare la diffusione globale della guida intelligente, rendendola sempre più accessibile. Un obiettivo supportato da un team di 5.000 ingegneri e da una crescita record. Infatti, nel primo semestre del 2025, il marchio ha superato i due milioni di veicoli venduti, con un incremento del +33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.