Come sua abitudine, BYD esordisce in patria e poi esporta: potrebbe fare così anche col parcheggio intelligente di livello 4. L’annuncio in Cina è che il colosso si assume la responsabilità di eventuali danni. Se la tecnologia fa cilecca, o se accade qualche imprevisto, la Casa non si tira indietro e rimborsa: l’annuncio sul social Weibo. Nel Paese del Dragone, è la prima volta.
Questione scottante della guida assistita evoluta
Con un’auto degli anni 1980, il guidatore – coperto da polizza obbligatoria RC Auto e da polizze accessorie – paga: la compagnia lo copre in cambio di una tariffa. Se è colpa tua, al rinnovo annuale della garanzia scatta l’aumento, il cosiddetto malus: una batosta.
Il guaio numero uno degli ADAS sempre più evoluti, della guida assistita sofisticata e soprattutto della guida autonoma riguarda i danni: chi paga in caso di incidente? BYD promette di assumersi la piena responsabilità per la sicurezza e per eventuali perdite subite in Cina per tutti i veicoli dotati del sistema di guida intelligente God’s Eye in scenari di parcheggio intelligente.

Senza conducente in certi casi
Il livello L4 si basa su standard riconosciuti a livello internazionale: scenari in cui non è richiesto l’intervento umano in condizioni specifiche, con la responsabilità per gli incidenti a carico della Casa automobilistica. È un primo passo: si vedrà poi in futuro la guida assistita dalla navigazione urbana, e la guida assistita dalla navigazione autostradale. Gli utenti possono contattare direttamente il servizio post-vendita BYD per la risoluzione del problema, senza dover avviare una procedura di richiesta di risarcimento assicurativo.
Il vantaggio principale è che non incide sui premi assicurativi dell’anno successivo, che non aumenteranno di conseguenza. La fiducia che il gigante ripone nella propria tecnologia deriva dalla proprietà del database cloud di veicoli a guida intelligente, ma anche dal team di ingegneri di ricerca e sviluppo e dal sistema di produzione. Intanto, il numero di veicoli equipaggiati con il sistema God’s Eye ha superato il milione. Un Occhio Divino dalle immense capacità, una delle chiavi del sorpasso su Tesla. In basso, il video.
Tutto super facile e veloce
L’automobilista contatta al volo il servizio post-vendita della società fondata da Wang Chuan-Fu per la risoluzione del guaio, snellendo l’iter burocratico: niente denuncia alla compagnia, nessun’attesa. Rammentiamo che l’azienda ha lanciato il suo sistema ADAS God’s Eye nel febbraio 2025. Intende democratizzare la guida assistita evoluta offrendola anche su suoi veicoli più economici, a partire da 69.800 yuan (8.300 euro) per la Seagull.
Da Shenzhen con furore
Di Build Your Dreams piace anche la sfrontatezza tecnologica, l’azzardo, il fatto che spinga i rivali a superarsi. Al di là dei nomi e del fascino della macchina robot, il problema Advanced Driver-Assistance Systems in merito ai sinistri è molto spinoso e controverso. Se guido l’utilitaria del 1950 la colpa del sinistro è mia; se guido un mezzo che ha un cervello iper sofisticato, il problema si pone eccome. Infatti, uno degli ostacoli alla guida autonoma di massimo livello, la vettura in totale self driving con passeggeri senza conducente umano, sarà la responsabilità assicurativa. Chi paga? Proprietario, Casa, società di sviluppo del software, gestore della strada disastrata?
In questo modo, calano i timori legati a malfunzionamenti, decisioni errate del software e responsabilità in caso di sinistro. Va detto che il gigante del Celeste Impero è noto per la sua forte integrazione verticale, controllando gran parte della catena di fornitura, dalla produzione di batterie ai semiconduttori. Inclusa la componentistica hardware e software per i sistemi ADAS. Si ottiene controllo maggiore su qualità e affidabilità del sistema.

I confini della responsabilità
Questo è quanto chi scrive sa grazie a Weibo. Dopodiché, entrando nel cuore della burocrazia assicurativa da sinistro stradale, occorre definire con la massima precisione i confini della responsabilità. Intendiamo dire: se l’automobilista si attiene al proprio compito, scatta il ripristino del danno. Da capire cosa possa accadere se il guidatore ignora le istruzioni del sistema o tenta di ingannare la tecnologia. E come verranno gestiti gli incidenti causati da fattori esterni imprevedibili non legati al software del veicolo: infrastruttura stradale difettosa, eventi naturali eccezionali, anomalia della segnaletica orizzontale e verticale. Tant’è vero che Tesla è stata più volte indagata – a torto – quando conducenti non molto brillanti dormivano dopo aver attivato l’Autopilot, che è la guida assistita evoluta: innocente la Casa di Musk per i sinistri, inclusi quelli mortali.
BYD si siede al tavolo di poker e sfida tutti
Grosso modo, un sistema L4 per il parcheggio percepisce l’ambiente circostante; rileva ostacoli, altri veicoli, pedoni, cordoli e segnaletica orizzontale in spazi spesso ristretti e complessi. Pianifica la traiettoria: calcolare il percorso ottimale per entrare o uscire da un parcheggio, anche in situazioni difficili. Gestisce sterzo, acceleratore e freno con precisione millimetrica. Reagisce a cambiamenti improvvisi. BYD adotta un approccio rassicurante concentrandosi su un dominio specifico (il parcheggio). È un bel rischio per il Gruppo, che diviene giocatore di poker al tavolo automotive: il costo della gestione dei sinistri, delle indagini tecniche e degli eventuali rimborsi. Un passo nel futuro, con la manutenzione predittiva basata sull’Intelligenza Artificiale. Che viene giù abbondantemente impiegata per costruire le auto.
Cosa fa Xpeng
A fine aprile, Xpeng ha annunciato che avrebbe risarcito gli utenti per eventuali incidenti verificatisi durante l’utilizzo del sistema NGP (Navigation Guided Pilot), sebbene i proprietari debbano acquistare un servizio a pagamento. Il servizio costa 239 yuan (29 euro) e copre tutti gli scenari di guida intelligente, con un rimborso massimo di un milione di yuan (119.000 euro). Sono inclusi anche gli incidenti che si verificano entro cinque secondi dalla disattivazione del sistema NGP.