BYD, rallentamento estivo: cosa significa la frenata del colosso cinese

BYD sta forse raggiungendo quella fase in cui innovazioni sconvolgenti e sconti brutali hanno fatto davvero il pieno.
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Estate calda, in tutti i sensi, per il colosso cinese. Le azioni di BYD hanno subito in questo inizio di settimana un brusco calo alla Borsa di Hong Kong, scendendo fino al 4,2% nelle prime ore di scambio. Questo ribasso porta la perdita complessiva dal picco registrato a maggio a circa il 28%, segnalando un crescente pessimismo tra gli investitori. Il motivo principale, al momento, sembra essere una crescita mensile delle vendite piuttosto modesta, che solleva dubbi sulla capacità del colosso cinese di centrare l’ambizioso traguardo annuale.

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Secondo quanto comunicato da BYD la scorsa settimana, a luglio sono stati consegnati 344.296 veicoli elettrificati, con un incremento di appena lo 0,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Tuttavia, rispetto a giugno si registra una flessione del 10%. Anche le spedizioni internazionali hanno subito una battuta d’arresto, con 80.737 unità vendute all’estero, in calo del 10% rispetto al mese precedente.

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Nonostante un rallentamento estivo fosse atteso, trattandosi di un periodo storicamente più debole per il settore automotive in Cina, BYD si trova ora sotto pressione: per raggiungere l’obiettivo dei 5,5 milioni di unità, dovrà vendere in media oltre 600.000 veicoli al mese da qui a dicembre. A titolo di paragone, il record mensile dell’azienda è stato poco inferiore alle 515.000 unità, toccato lo scorso dicembre.

Intanto, la concorrenza si muove in controtendenza. Geely ha raggiunto 237.717 vendite a luglio, il miglior dato da novembre. Leapmotor e Xpeng hanno segnato nuovi record, consegnando rispettivamente 50.129 e 36.717 unità. Anche Xiaomi EV ha raggiunto un traguardo storico con oltre 30.000 auto consegnate.

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In calo, invece, Li Auto, che ha totalizzato 30.731 consegne, segnando una diminuzione del 40% anno su anno. Le sue azioni hanno perso il 2,6% nello stesso giorno. Nio, infine, continua a faticare, con vendite in calo del 16% su base mensile, al livello più basso da marzo.

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In definitiva, pur restando un riferimento di vertice per i competitor nazionali, BYD sta forse raggiungendo quella fase in cui innovazioni e sconti brutali hanno fatto davvero il pieno. Resta ancora tutto da vedere il presunto movimento di “invasione” europea, anche se, in quanto a partnership e costruzione dell’immagine del brand, l’impegno e l’investimento del colosso cinese sono davvero a livelli da leader regionale del settore.

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