Classifica 2025 valore marchi auto: BYD boom

Nella hit parade del valore dei marchi auto 2025, flop Tesla ed exploit BYD, mentre comanda sempre Toyota.
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Arriva la classifica stilata dalla società di consulenza Interbrand per tutti i marchi del mondo: relativamente ai marchi auto, ecco la situazione nel 2025. I criteri? La performance finanziaria dei prodotti o servizi offerti, il ruolo del brand nella decisione di acquisto (la percezione nel consumatore), la forza competitiva del marchio (capacità di generare fidelizzazione), l’impatto delle attività ambientali, sociali e di governance.

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  1. Toyota: 74,2 miliardi di dollari, +2%
  2. Mercedes-Benz: 50,1 miliardi di dollari, -15%
  3. BMW: 46,8 miliardi di dollari, -10%
  4. Tesla: 29,5 miliardi di dollari, -35%
  5. Honda: 24,6 miliardi di dollari, -8%
  6. Hyundai: 23,0 miliardi di dollari, +7%
  7. Audi: 18,2 miliardi di dollari, -9%
  8. Ferrari: 17,7 miliardi di dollari, +17%
  9. Volkswagen: 15,0 miliardi di dollari, +11%
  10. Porsche: 13,5 miliardi di dollari, -14%
  11. Nissan: 10,4 miliardi di dollari, -3%
  12. Kia: 9,8 miliardi di dollari, +14%
  13. BYD: 8,1 miliardi di dollari, nuova entrata
  14. Range Rover: 7,2 miliardi di dollari, nuova entrata

Classifica 2025 valore marchi auto: cosa succede

Toyota leader con 74,2 miliardi di dollari e una crescita del 2%, grazie all’ibrido che piace ovunque nel mondo. Crollo di Tesla che occupava il 12 posto nella classifica del 2025: giù al 25esimo posto, con un ridimensionamento del suo valore del 35%, “per via della maggiore concorrenza nel comparto delle Bev”, ma anche per l’impegno politico di Musk, che punta più su Intelligenza Artificiale e robotica. La cinese BYD è nuovo, al 90° posto, ma ha tutta l’intenzione di sfondare. Il gigante asiatico “è il più grande disruptor sul mercato automotive dai tempi della comparsa della Tesla”, dice il global chief strategy officer di Interbrand, l’italiano Manfredi Ricca. Tuttavia, “senza adeguati investimenti per rafforzare la narrativa del brand, questa crescita rischia di non essere sostenibile”.

ferrari

Bene Ferrari

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In controtendenza si pone l’eccellenza italiana di Ferrari (17,7 miliardi di dollari), a +17: scala posizioni fino al 54° posto nella classifica generale. Il Cavallino Rampante dimostra che il lusso esclusivo è immune alle turbolenze del mercato di massa. Almeno nel termico: da vedere cosa può succedere – aggiungiamo – se mai ci dovesse essere la battaglia elettrica anche fra supercar. Ottime performance per le coreane Hyundai (+7%) e Kia (+14%), che confermano la loro dinamicità e capacità di offrire prodotti competitivi. Infine, fa il suo ingresso Range Rover (7,2 miliardi di dollari): il nostro auspicio è che il recente blocco da hacker non la penalizzi.

Europa automotive dolorante

Tra i marchi europei, le case premium tedesche mostrano segni di sofferenza. Mercedes-Benz (50,1 miliardi di dollari, -15%) e BMW (46,8 miliardi di dollari, -10%) mantengono le posizioni di vertice nel settore auto (rispettivamente 2° e 3°), ma i cali di valore indicano le difficoltà nella transizione verso l’elettrico e la necessità di rinegoziare la loro identità di lusso in un mondo che cambia. Anche Porsche (13,5 miliardi di dollari, -14%) e Audi (18,2 miliardi di dollari, -9%) registrano flessioni significative.

Auto staccatissima da Apple, Microsoft, Amazon e Google

L’auto è ancora parecchio staccata dai migliori: vedasi Toyota e Mercedes-Bemz.

  1. Apple: 470,9 miliardi di dollari, -4%
  2. Microsoft: 388,5 miliardi di dollari, +10%
  3. Amazon: 319,9 miliardi di dollari, +7%
  4. Google: 317,1 miliardi di dollari, +9%
  5. Samsung: 90,5 miliardi di dollari, -10%
  6. Toyota: 74,2 miliardi di dollari, +2%
  7. Coca-Cola 60,1 miliardi di dollari, -2%
  8. Instagram 57,3 miliardi di dollari, +27%
  9. McDonald’s 53 miliardi di dollari, -3%
  10. Mercedes-Benz 50,1 miliardi di dollari, -15%