La flessione delle vendite europee di Tesla continua a far discutere. Anche nel mese di luglio, il colosso americano dei veicoli elettrici ha registrato pesanti battute d’arresto in due dei suoi mercati più strategici, Regno Unito e Germania. Una situazione che riflette non solo l’ascesa fulminea dei costruttori cinesi come BYD, ma anche una crescente erosione della reputazione del brand di Elon Musk nel vecchio continente.
I dati pubblicati martedì dagli organismi di settore parlano chiaro. Nel Regno Unito, secondo la Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT), le immatricolazioni Tesla sono crollate di quasi il 60% rispetto a luglio 2024, con sole 987 nuove unità vendute.

In Germania, il più grande mercato automobilistico d’Europa, la situazione non è migliore: le consegne si sono ridotte del 55,1%, scendendo a 1.110 veicoli nel mese. Il bilancio annuale evidenzia una tendenza ancora più marcata: da gennaio a luglio 2025, Tesla ha venduto 10.000 auto in Germania, con una contrazione del 57,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo calo costante ha portato l’azienda a perdere quote di mercato per sei mesi consecutivi, secondo i dati ACEA.
Nel frattempo, BYD accelera. Il marchio cinese ha piazzato 3.184 unità nel Regno Unito a luglio, quadruplicando le vendite in un solo anno. In Germania, ha segnato una crescita del 390% nello stesso periodo. Ad aprile, BYD ha superato Tesla nelle vendite europee, conquistando la decima posizione, mentre Tesla è scivolata all’undicesima, sorpassata anche da Skoda e Volkswagen.

Il dominio di Tesla nel segmento premium elettrico non è più scontato. Le aggressive strategie di prezzo, l’espansione della rete di distribuzione e l’offerta di veicoli accessibili stanno aiutando i brand cinesi a conquistare terreno.
A complicare il quadro, ci sono anche fattori geopolitici ed economici. Elon Musk ha avvertito che Tesla dovrà affrontare “diversi trimestri difficili”, aggravati da nuove tariffe e dalla fine degli incentivi statunitensi. Inoltre, il suo allineamento (al momento non più felice) con il presidente Trump e le controverse dichiarazioni pubbliche potrebbero avere un impatto negativo sull’immagine del marchio in Europa.