Prima l’esordio in USA e adesso lo sbarco in Italia: arriva la Tesla Model 3 Standard a prezzo molto più basso. Costa 36.990 euro, cinquemila in meno del modello base precedente (41.990 euro), che esce dai listini. Fino al 31 marzo del 2026 la Casa ha previsto per la Model 3 Standard un bonus di 2.975 euro, che abbassa il prezzo a 34.015 euro. In alternativa, tasso di interesse promozionale dello 0.99% sul leasing e dell’1.99% sui finanziamenti da 299 euro. Gli altri allestimenti dual motor? Premium. Le consegne a febbraio 2026.

Tesla Model 3 Standard: cosa manca
C’è il nuovo disegno dei cerchi di lega da 18”. Si riduce la dotazione di serie.
- I sedili non sono più rivestiti in pelle vegana ma in tessuto.
- Quelli anteriori sono meno avvolgenti.
- Quelli posteriori non sono più riscaldabili.
- Zero illuminazione ambientale.
- Addio schermo da 8” per chi siede dietro.
In compenso hai ancora la gestione tramite app al navigatore intelligente, la modalità Sentinella e quella per le soste con i cani a bordo, la chiave digitale sul telefono, l’assistente vocale, i due caricatori wireless nel tunnel centrale, il portellone elettrico, il frunk anteriore da 88 litri, i fari adattivi e la nuova telecamera frontale introdotta quest’anno. C’è l’Autopilot (senza il cambio assistito di corsia): assistente. È una fake se nel web dicono guida autonoma: per legge non può essere.
I numeri
L’autonomia dichiarata sale infatti a 534 km (contro i 520 di prima), con un consumo medio di 13 kWh/100 km. Da zero a 100 km/h in 6,2 secondi (prima erano 6,1).

Il listino per il nostro Paese
- Model 3 Standard RWD: 36.990 euro
- Model 3 Premium Long Range RWD: 42.690 euro
- Model 3 Premium Long Range AWD: 48.790 euro
- Model 3 Premium Performance: 57.490 euro
L’obiettivo di Elon
Questa mossa strategica della società di Musk è mirata a rilanciare le vendite in Europa, un mercato in cui Tesla sta affrontando un rallentamento della domanda e una concorrenza sempre più agguerrita, specialmente da parte dei produttori cinesi. Tesla sta operando in un contesto di mercato europeo complesso per le BEV. Oltre alla BYD Atto 3, da segnalare una rivale come la Volkswagen ID.3. La pressione sui prezzi e sull’offerta di modelli accessibili è in aumento, perché specie l’Europa del Sud è molto più povera: inflazione, costo dell’energia, prospettive buie per le bollette rinunciando al gas della Russia.
Possibile boomerang
Impossibile rendere felici tutti i consumatori. Se catturi qualcuno col prezzo inferiore, altri scappano. Chi? Quelli che comprano per avere lo status symbol. Abbassare il prezzo crea un punto d’ingresso per una fascia più ampia di acquirenti sensibili al costo, rilanciando i volumi di vendita in un momento di calo della domanda. Ma fa fuggire gli acquirenti che portano a casa il mezzo da esibire.
Il rallentamento delle vendite in Europa e le preoccupazioni degli analisti sulla cannibalizzazione dei modelli a margine più elevato spingono Tesla a trovare nuove fonti di ricavo a breve termine attraverso il volume. Sebbene l’attenzione a lungo termine di Musk si stia spostando su progetti di Intelligenza Artificiale (come i robotaxi e i robot umanoidi), i ricavi generati dalle vendite di veicoli a prezzi accessibili rimangono cruciali per finanziare e sostenere la crescita aziendale nel breve periodo. Cautela tuttavia con questi prezzi tagliati. Inoltre, chi ieri ha speso di più potrebbe essere seccato dai mega sconti agli altri.
