Decisione epocale dell’assemblea degli azionisti Tesla: Musk incassa mille miliardi di dollari se la Casa raggiunge sei obiettivi. Un’iniziativa contestata da grandi investitori e società di consulenza. Perché? Troppe disparità salariale: Elon è una delle persone più ricche al mondo con una fortuna stimata in 500 miliardi di dollari. Sarebbe sufficiente, la tesi di chi è contro il mega bonus. Se Elon passasse all’incasso, batterebbe il re del petrolio John Rockefeller, accreditato di un patrimonio di 630 miliardi di dollari all’apice del suo successo, inflazione compresa. Il geniale imprenditore sarebbe il primo trilionario della storia moderna. Gli azionisti piccoli – che erano per il sì – hanno battuto i big. Musk ha minacciato di dire addio in caso di un no. Vuole il gigantesco assegno. Oggi Tesla vale in Borsa 1,4 miliardi di dollari grazie a lui.
Musk incassa mille miliardi di dollari se Tesla centra sei target
- Musk per ora non riceve nessuno stipendio. Per i mille miliardi in 10 anni dovrà moltiplicare per sei l’attuale capitalizzazione della Tesla per arrivare a 8.500 miliardi di dollari: il primo dei 12 assegni di bonus azionari scatta a 2 mila miliardi; nove per ogni incremento di 500 miliardi; e 2 con aumenti da mille miliardi.
- Elon dovrà aumentare di 24 volte il margine operativo lordo, ossia da 4 miliardi fino a 400 miliardi.
- Sarà tenuto a vendere 10 milioni di abbonamenti per la guida autonoma.
- Poi gli toccherà portare sulle strade almeno un milione di taxi autonomi.
- Altro traguardo: commercializzare un milione di robot Optimus.
- E consegnare 20 milioni di veicoli l’anno.
Altrimenti?
Se i target saranno raggiunti completamente, l’amministratore delegato otterrà 423 milioni di titoli, che porteranno la sua quota azionaria al 25%. Se non saranno raggiunti, otterrà 50 miliardi di dollari di titoli in caso di progressi solo parziali nel percorso decennale. Deroghe in caso di disastri naturali, guerre, modifiche alle normative statunitensi e internazionali . Insomma, qualcosa per cui Musk non ha colpe.

Sì, secondo noi ce la può fare per tre motivi
- Elon ha posizionato Optimus come il prossimo grande prodotto di Tesla, potenzialmente più significativo del settore automobilistico stesso. Un robot umanoide economico e funzionale potrebbe risolvere la carenza di manodopera in innumerevoli settori (manifattura, logistica, assistenza).
- Pesano la visione dirompente di Musk e la sua capacità di convertire l’azienda da semplice produttore di veicoli in un colosso della tecnologia e dell’intelligenza artificiale (IA). Il valore non proverrà solo dalla vendita di auto, ma dalla monetizzazione del software di guida autonoma completa (FSD) e, soprattutto, dalla flotta di Robotaxi. Generano margini di profitto enormemente più alti rispetto alla vendita del ferro, del mezzo. Tesla è un leader indiscusso nel campo dell’autonomia stradale. La natura del business dei Robotaxi è poi scalabile: un’auto venduta può generare ricavi una tantum e ricavi ricorrenti con addebiti periodici ai consumatori.
- Musk ha sempre enfatizzato la produzione e la velocità di costruzione di nuove fabbriche (Gigafactory). può raggiungere un tale volume con un’espansione aggressiva in nuove aree geografiche (come India e Sud-Est asiatico) e il successo di modelli a basso costo. L’obiettivo implica che Tesla diventi il produttore di auto dominante a livello globale, con una quota di mercato che supera di gran lunga quella degli attuali colossi (come Toyota o VW). Il tutto nonostante la concorrenza cinese.
