C’è un modello tra le promesse Tesla che è diventato, più che un veicolo, un vero e proprio meme del settore. Parliamo, neanche a dirlo, della Roadster di prossima generazione. Presentata con grande clamore nel lontanissimo 2017, la supercar elettrica avrebbe dovuto entrare in produzione nel 2020, ma da allora è stata rimandata continuamente, diventando praticamente lo scherzo ricorrente dalla comunità Tesla (ma non solo) e un esempio della tendenza del CEO Elon Musk a prendere con eccessiva libertà le tempistiche di lancio.
Dopo aver mancato la scadenza originale, Musk ha fornito ben sei diversi aggiornamenti sulla tempistica di produzione, e ognuno di essi si è rivelato (indovinate!) clamorosamente sbagliato. L’ultima promessa non riguardava nemmeno l’inizio della produzione, ma la presentazione e dimostrazione di una “nuova versione” entro la fine di quest’anno. L’ultimo prototipo del veicolo che dovrebbe essere di “nuova generazione” è arrivato, ridicolmente, quasi un decennio fa.

Ma c’è un segnale che il vento potrebbe essere cambiato. Tesla ha recentemente pubblicato un annuncio di lavoro per un “Ingegnere di produzione” per la Roadster. La descrizione, in un linguaggio tipicamente criptico ma rivelatore, parla di contribuire allo sviluppo del concept e al lancio delle attrezzature per la produzione di batterie per il loro “innovativo veicolo Roadster”. Il ruolo si concentrerà sui sistemi di produzione su larga scala per le nuove architetture di prodotto, specificando che il progetto è ancora nelle sue fasi iniziali di sviluppo.
Questa indicazione suggerisce che Tesla sta finalmente predisponendo la catena produttiva per la nuova Roadster. Tuttavia, data l’evidente fase embrionale dello sviluppo produttivo, sarebbe più che ottimistico sperare di vederle fuori dalla linea di assemblaggio prima del 2027.

Il pessimismo calcolato è supportato dalla stessa Tesla. La scorsa settimana, nel suo grafico aggiornato sulla capacità produttiva, la Roadster era ancora indicata nella fase di “sviluppo del design”, con la sede di produzione dichiarata come “da definire”. Ciononostante, l’annuncio di lavoro per l’ingegnere di produzione a Fremont suggerirebbe che lo stabilimento californiano potrebbe essere il luogo prescelto per dare finalmente vita al mito.
Nel 2017 Tesla usava la Roadster come premio nel suo programma di referral (incentivi per chi porta nuovi clienti) e, secondo alcuni sospetti, l’azienda potrebbe aver evitato la produzione proprio per non essere costretta a consegnare oltre 30 unità gratuitamente e altre centinaia con forti sconti.
