Sette sconfitte automotive per l’Unione Europea, così che il sogno elettrico UE sta evaporando (semicitazione da Draghi “Nel 2025 è evaporata l’illusione dell’Ue di contare”).
- Le cinesi BYD e MG (SAIC) puntano forte sul motore a benzina, con le loro notevoli ibride plug-in che hanno un sano e comodo propulsore termico anti ansia da ricarica in un Vecchio Continente messo malissimo con le colonnine veloci. Aggirano i dazi UE anti elettriche Made in China.
- Flop BEV e trionfo PHEV col motore a combustione, altro che passaggio alle macchine a batteria.
- Per il futuro, se serve, i Gruppi orientali andranno a creare siti in Europa (Ungheria, Turchia, Spagna) per fare le BEV, con condizioni favorevoli.
- Sotto il profilo dell’immagine, il Dragone stravince, dominante.
- Gli automobilisti restano giustamente affezionati ai motori termici.
- Anche i produttori europei sono interessati, poiché i veicoli elettrici di Cupra e Mini sono costruiti in Cina.
- I cinesi creano il proprio giro di clienti PHEV: se, come e quando vorranno, li potranno indirizzare verso le auto elettriche. Settore in cui il Celeste Impero è il sovrano planetario grazie al dominio su batterie e minerali.
Il sogno elettrico europeo sta evaporando
Tutto questo va contro le elettriche a prezzi ragionevoli in UE e danneggia in modo molto pesante chi ama le BEV. Un paradosso europeo senza soluzione. Si ha l’impressione di essere innanzi a un gigantesco ente che fa grandi discorsi teorici senza arrivare al dunque. Resta sempre l’intenzione di imporre l’obbligo di BEV alle flotte nel 2030 in vista del ban termico 2035: altro che libertà di scelta.
Le cinesi BYD e MG puntano forte sul motore a benzina: la potenza dei numeri
Secondo i numeri Dataforce, BYD e MG – con dazi rispettivamente del 17% e del 35,3% in aggiunta al dazio standard del 10% – sono scatenate col benzina ibrido ricaricabile. Shenzhen ha registrato 20.000 PHEV nell’UE nella prima metà del 2025, con un aumento del 17.000%. Ha iniziato solo nel secondo trimestre del 2024, a partire dalla Seal U DM-i. In precedenza, la gamma europea era completamente elettrica. Sono in arrivo altri PHEV: vedi la Seal 6 station wagon.
MG ha aumentato le targhe PHEV mentre le di BEV sono diminuite del 60%: piacciono l’ibrido plug-in MG HS e gli ibridi full MG ZS e MG 3. SAIC con quella tassa del 35,3% sta alla larga dalle BEV. Ciliegina sulla torta del motore a combustione, versioni con il solo propulsore termico: SAIC è consapevole di ciò che tira in Europa.

Anche i marchi europei sono colpiti
La Cupra Tavascan è soggetta a un sovrapprezzo del 20,7% con un dazio totale del 30,7%. BMW colpita per le BEV Mini Aceman e Cooper SE costruite in Cina presso lo Spotlight Automotive, una joint venture con Great Wall Motors: dazi del 30,7%. BMW, insieme ad altri produttori, ha già presentato una causa contro l’UE, sostenendo gravi errori procedurali e di valutazione nel modo in cui sono stati determinati i dazi. Altri marchi colpiti dai dazi UE includono i produttori di solo veicoli elettrici premium NIO, Polestar e Xpeng, nonché Smart, ora gestita da una joint venture Geely-Mercedes. Quindi, ci sono i dazi per proteggere i marchi UE, che però ne sono danneggiati.