BYD rivoluziona la tattica in Europa: ibride plug-in con le elettriche nelle fabbriche

Il colosso cinese BYD cambia strategia per l’Europa, perché costruirà le PHEV assieme alle BEV nei nuovi stabilimenti in Ungheria e Turchia.
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Rivoluzione BYD in Europa, come riporta Autonews: il gigante cinese cambia strategia, perché costruirà le PHEV assieme alle BEV in nuovi stabilimenti del Vecchio Continente, ossia in Ungheria e Turchia. Fanno sorridere quelli che definivano il colosso di Shenzen come produttore solo di BEV, mentre in realtà la fake è smentita dai fatti, con la multinazionale del Celeste Impero a puntare fortissimo sulle termiche a benzina con batteria, macchine alla spina, ricaricabili ma pur sempre con motore a combustione. 

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Fame di PHEV: BYD intercetta la domanda

Gli automobilisti europei adorano il termico, molto comodo. BYD intercetta questa fame di macchine a benzina, facendo ibridi plug-in insieme a veicoli elettrici nei due stabilimenti che sta costruendo per l’Europa. Pertanto, i siti industriali sono preziosi per vari motivi: zero dazi sulle elettriche in quanto non Made in China ma Made by China; trampolino di lancio per BEV e PHEV; triangolazione eventuale con l’indotto italiano, i fornitori di componentistica. La società (ricchissima) sta investendo complessivamente 5 miliardi di euro per la costruzione di stabilimenti a Seghedino (Ungheria) e vicino a Smirne (Turchia). 

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Fra l’altro, la richiesta di elettrico nuovo è debole in Europa: attorno al 15-17%, oscillante. Con vari fattori a incidere, come sconti fortissimi anti multe UE: più elettriche e meno termiche una Casa vende, meno forte la sanzione per sforamento delle emissioni di CO2. Si teme nel 2026 una batosta di 16 miliardi di euro per le targhe 2025.

A ottobre 2025, il vicepresidente esecutivo di BYD, Stella Li, ha dichiarato che l’azienda avrebbe prodotto anche veicoli ibridi plug-in in Europa, ampliando la sua gamma di propulsori. Gli orientali hanno un asso di cuori in mano, ossia la Seal U PHEV appena lanciata, che è diventato il quarto veicolo più venduto in Europa tra gli ibridi plug-in. Il Seal U è stato anche il PHEV più venduto in Europa a marzo.

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BYD in Ungheria e Turchia

Lo stabilimento ungherese, con una capacità annua iniziale di 150.000 unità e la possibilità di raddoppiarla se necessario, dovrebbe entrare in funzione a ottobre 2025. Qui, investimenti di 4 miliardi di euro. BYD produce già autobus elettrici a Komarom, in Ungheria.  I primi due modelli costruiti in Ungheria saranno la piccola Dolphin e il crossover compatto Atto 3. A questi potrebbero seguire il piccolo SUV Atto 2 e la minicar Seagull, che per l’Europa si chiamerà Dolphin Surf. Il sito turco, che avrà una capacità annua di 150.000 unità e un costo stimato di un miliardo di euro, dovrebbe iniziare la produzione a marzo 2026. Prevista pure l’apertura di un centro di ricerca e sviluppo nei pressi dello stabilimento.

Invasione cinese: UE attonita

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Sbalordita come una squadra di calcio che si crede superiore nella massima competizione e viene infilzata in contropiede da chi è più veloce, l’Unione Europea osserva l’invasione cinese di ibride plug-in, macchine senza extra dazio. Più le elettriche Made by China che non pagheranno extra tariffe. Quali soluzioni? Magari una mega tassa anti elettrico anche sulle vetture fatte dai cinesi non in Cina, e un super balzello per le PHEV del Regno di Mezzo: una sorta di chiusura medievale per proteggersi contro l’avanzata del Dragone. Ma ormai è tardi, perché il Green Deal 2019 auto elettrica ha spalancato le porte alle avanzate della Pechino automotive, facendo smarrire la leadership nel termico puro che consentiva all’industria auto UE di essere sana.

Va forte anche MG di SAIC

Il marchio cinese MG di SAIC ha venduto quasi 47.000 auto ibride, ibride plug-in e a combustione interna nei paesi dell’UE nel primo trimestre del 2025. Si tratta di più del doppio delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2024. È interessante notare che le vendite di veicoli elettrici si sono dimezzate. Nel complesso, il mercato automobilistico europeo ha registrato un leggero calo dell’1,9% nelle immatricolazioni di auto nuove nel primo trimestre del 2025, mentre le immatricolazioni di auto ibride-elettriche sono aumentate significativamente. 

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