Chip Nexperia per auto: la Cina impone le condizioni all’Europa

La Cina vuole che i Paesi Bassi accettino tutte le condizioni favorevoli al Dragone sui chip auto, e stanga l’Europa con un monito per il futuro.
Chip Nexperia per auto b Chip Nexperia per auto b

Vittoria notevole della Cina sui Paesi Bassi e sull’Unione Europea in merito alla questione chip Nexperia per auto. Con un provvedimento provvisorio, il governo olandese ha fatto una retromarcia provvisoria: la cinese Nexperia torna alla cinese Wingtech. L’Aia aveva nazionalizzato l’azienda il 30 settembre 2025 perché poteva trasferire tecnologie nel Paese del Dragone: questione di sicurezza nazionale. Al che Pechino ha sospeso l’invio di semiconduttori in Europa: ancora qualche giorno e sarebbe stata la paralisi totale della produzione di vetture nel Vecchio Continente. Di qui l’inversione a U temporanea olandese. Ma il Celeste Impero adesso detta le condizioni.

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Chip Nexperia per auto: la Cina impone il proprio volere alla debole Europa

  • Anzitutto, la superpotenza asiatica stronca i Paesi Bassi: la retromarcia dev’essere definitiva, per sempre, con Nexperia a Wingtech.
  • Poi l’Olanda deve subito riposizionare il Ceo cinese al suo posto, come capo di Nexperia: era stato esautorato.
  • Quindi, Pechino bacchetta l’UE: Il cambiamento di atteggiamento dei Paesi Bassi si spera tocchi l’intera Europa.

Le parole del ministro olandese sui chip auto non bastano

Il ministra olandese degli Affari economici, Micky Adriaansens, ha annunciato la sospensione dell’intervento amministrativo nei confronti di Nexperia: un gesto di buona volontà per un dialogo costruttivo con il governo cinese. Ma la Cina considera questo come un primo passo nella giusta direzione per risolvere adeguatamente la questione sui chip auto. Serve la revoca completa dell’ordine amministrativo. La mossa olandese ha causato uno shock sull’intera catena di approvvigionamento automobilistico globale, creando una carenza di semiconduttori che ha colpito le Case negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, con linee di produzione di alcuni modelli temporaneamente chiuse.

L’auto come arma: la Cina dice no

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La sicurezza nazionale in tema auto non è uno scudo per tutti gli usi, dice la Cina: è essenziale rispettare la realtà che Nexperia è uno dei fornitori più importanti al mondo di chip fondamentali, operando secondo un modello strettamente integrato di progettazione europea e collaudo cinese. Qualsiasi tentativo di smantellare questa struttura industriale automotive con mezzi amministrativi infliggerebbe solo danni maggiori sul pianeta. Il caso Nexperia dimostra che l’eccessiva politicizzazione dei temi auto può anche lasciare i Paesi vulnerabili. Il mondo ha bisogno di decisori più razionali, dice Pechino, anche nel settore automotive. 

Chip Nexperia per auto b

Vicolo cieco UE

D’altronde, la Cina non ha colpe se l’Europa s’è ficcata in un vicolo cieco con l’auto elettrica e la dipendenza dal Dragone: dalle batterie ai chip, passando per le tecnologie, le terre rare e i minerali degli accumulatori. Chiaro che un braccio di ferro con la nazione della Grande Muraglia sia improponibile sulle auto elettriche. Si dovrebbe tornare all’auto termica e all’indipendenza strategica. Se ne parlerà il 10 dicembre 2025 (o in altra data a dicembre) a Bruxelles all’interno del Dialogo Strategico. Serve una soluzione per uscire dal tunnel in cui ci si è infilati nel 2019 col Green Deal: no al ban dei motori a combustione 2035, e rafforzamento della filiera automotive. Abbiamo il meglio del pianeta come produzione e componentistica dei motori a benzina, diesel e ibridi: lì dobbiamo giocare la partita..