Classifica auto meno inquinanti: le sorprese tra elettriche e termiche

Tra i 12 modelli auto esaminati, un mix eterogeneo di elettrici, ibridi e termici tradizionali, ecco a chi è andata la corona delle 5 stelle.
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L’ennesimo test Green NCAP del 2025 stavolta non si è rivelato un semplice giro di prova, ma un vero e proprio Giudizio Universale per l’industria auto. Per la prima volta, infatti, l’ente ha introdotto l’analisi sull’intero ciclo di vita, il CLA, una valutazione spietata che calcola i “peccati” inquinanti di un veicolo dal momento in cui le materie prime vengono estratte fino al riciclo e allo smaltimento finale.

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Per consentire un confronto equo l’analisi ipotizza una vita media di 16 anni e un chilometraggio stimato di 240.000 km per ogni auto esaminata. Mantenendo il giudizio in stelle (da zero a cinque), il punteggio complessivo è la somma brutale di tre macrocategorie: Clean Air, Energy Efficiency e, la più temuta, Greenhouse Gas.

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Tra i 12 modelli popolari esaminati, un mix eterogeneo di elettrici, ibridi e termici tradizionali, la corona delle 5 stelle è andata (neanche troppo a sorpresa) a un trio di elettriche compatte: la Mini Cooper E, la Fiat 600e e la Citroen e-C3.

La migliore in assoluto è stata quindi la Mini Cooper E con un punteggio percentuale medio del 97%, staccando di un solo punto la cugina italiana Fiat 600e. Il segreto del loro trionfo è sorprendentemente pragmatico: entrambe beneficiano di una batteria compatta (40,7 kWh per la Mini, 54 kWh per la Fiat), una scelta che diminuisce le emissioni durante la produzione e, non meno importante, riduce al minimo il peso della vettura. Meno peso significa migliore efficienza di guida e meno usura di freni e pneumatici. Ci sono però lati pesantemente negativi.

La contropartita di questa compattezza, tuttavia, è l’autonomia limitata, un problema che si aggrava drasticamente nei climi freddi. Con temperature miti, l’autonomia reale della Mini è stimata in 268 chilometri (la Fiat in 340 km). Con il freddo, le distanze si riducono, rispettivamente, a 184 km e 225 km. Uun vero e proprio tradimento.

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Subito ai piedi del podio si posizionano la Volvo EX30 (4,5 stelle e 89%) e la Mercedes EQE 350+ (4 stelle e 70%). Tra i motori tradizionali, solo la Hyundai i20 alimentata a benzina riesce a strappare un dignitoso 3,5 stelle e il risultato del 60%.

Il gruppo delle 3 stelle è folto e rappresenta la zona “apprezzabile”. La BMW Serie 1 ottiene un 59%, un risultato considerato da Green NCAP accettabile per i veicoli tradizionali a combustione interna. Seguono la Renault Rafale (57%), la Kia EV9 (56%) e la Volkswagen Passat (55%). A chiudere, per palese inferiorità ecologica, ci sono due Mazda: la CX-30 con 2,5 stelle (44%) e la CX-80 con appena 2 stelle e un misero 34%.