Dacia Duster

Walter Gobbi


Arriva sul mercato Europeo la Dacia Duster, il Suv compatto dell’azienda rumena che esporta i sui autoveicoli in buona parte del mondo, usufruendo anche del marchio Renault.
Dacia Duster, arrivata nelle concessionarie dal mese di aprile, presenta la meccanica della Nissan Quashqai, ma a differenza di questa viene proposta con un prezzo di gran lunga inferiore.

Le dimensioni del Suv sono accettabili anche per chi deve parcheggiare in grandi e caotiche città: lunghezza di 4,31 metri e altezza di 1,82 metri, con un distacco da terra di 20 centimetri (quanto basta a garantire discrete prestazioni in fuori strada).

Sono passati sei anni da quando, nel 2004, la Dacia immise nel mercato la Logan, puntando sul prezzo accessibile a tutti. Da allora i prezzi sono rimasti bassi e la qualità è andata migliorando. Della Logan la Duster monta le sospensioni McPherson multi link nella versione 4×4 e McPherson anteriori nella 4×2.

La trazione integrale è gestita secondo un sistema tecnologico già collaudato dalla Nissan, che vede nella parte bassa del gruppo centrale la sua collocazione; inoltre la Duster dispone di tre modalità di utilizzo:
– Lock, trasmissione avviabile su tutte le quattro ruote.
– 4×2 mode, nella quale la trasmissione alle ruote anteriori viene bloccata.
– Auto, trasmissione su ruote anteriori e in caso di scarsa trazione passaggio a quelle posteriori.

I prezzi sono allentanti, si parte infatti da 11.900 per il modello base 1.6 benzina a trazione anteriore 4×2 e da 13.900 per quello a trazione integrale. Và però precisato che questi prezzi necessitano di maggiorazioni in caso si vogliano accessori ormai indispensabili in un auto (come per esempio l’aria condizionata).
Gli interni sono funzionali e robusti, senza eccedenze di rifiniture, ma disponibili di miglioramenti, come la console in radica o i sedili, il cambio e il volante in pelle.

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