Dacia è riuscita negli anni a costruire una gamma che pochi costruttori possono vantare: modelli ben distribuiti tra i segmenti, senza sovrapposizioni interne e sempre con un posizionamento di prezzo vincente. Una strategia che ha permesso al brand rumeno di conquistare ampie fette di mercato (dalla Spring alla Sandero, fino alla Duster) e di guadagnare la fiducia di una clientela alla ricerca di auto affidabili, pratiche e soprattutto accessibili.
Tra le mosse più audaci della casa di Mioveni c’è stata l’introduzione della Spring, una delle elettriche più economiche mai realizzate dal brand. Un progetto che, pur essendo estremamente essenziale e spartano, ha riscosso un successo notevole.
Ora però, la nuova generazione della Spring, attesa per la metà del 2026, promette un cambio di rotta radicale. Contrariamente alle voci che la descrivevano come un semplice clone della nuova Renault Twingo, la futura Spring imboccherà una strada tutta sua. Dacia non intende replicare la formula delle classiche city car a cinque porte, giudicata ormai satura e rischiosa, soprattutto con rivali dirette come Renault 5 e Nissan Micra.

Al contrario, il marchio rumeno ha scelto una silhouette più originale: quella di un monovolume compatto dal design moderno, con fari integrati nella griglia e un frontale dallo stile distintivo. Il look resterà fedele al DNA crossover della casa, con protezioni in plastica nera sui passaruota e dettagli che esaltano la robustezza. Novità assoluta per Dacia sarà il tetto sospeso simulato dai montanti posteriori, una soluzione stilistica mai vista prima su un suo modello.
Gli interni, invece, riprenderanno molte soluzioni dalla Sandero più recente, con strumentazione digitale, un ampio touchscreen centrale e dotazioni di sicurezza aggiornate. Non mancheranno le pratiche soluzioni di comfort che da sempre caratterizzano le vetture del marchio.

Dal punto di vista tecnico, la nuova Spring offrirà motori elettrici fino a 90 CV e batterie disponibili in due tagli, tra 30 e 50 kWh, con un’autonomia dichiarata di oltre 400 km. Ma la vera carta vincente sarà ancora una volta il prezzo che si prospetta scendere a meno di 15.000 euro, almeno nei mercati dove sono previsti incentivi all’acquisto. La Dacia Spring 2026 potrebbe così confermarsi come la regina indiscussa delle elettriche low cost.