DiDi sviluppa i propri taxi senza conducente e prevede di lanciarli nel 2025

Andrea Senatore Foto Autore
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DiDi Global ha dichiarato che sta sviluppando i propri taxi a guida autonoma insieme alle case automobilistiche cinesi e prevede di implementarli nel 2025 sul suo servizio di ride-hailing. L’unità di guida autonoma del colosso cinese ha anche sfoggiato un concept robotaxi, ovvero taxi senza conducente, chiamato DiDi Neuron. Include un braccio robotico nella parte posteriore che può sollevare i bagagli o svegliare i passeggeri se si sono addormentati.

DiDi Global ha dichiarato che sta sviluppando i propri taxi a guida autonoma e prevede di implementarli nel 2025 sul suo servizio di ride-hailing

DiDi ha affermato che sta lavorando a fianco delle case automobilistiche di veicoli a nuova energia, che includono i produttori di auto elettriche, per sviluppare il suo robotaxi. La società con sede a Pechino ha anche annunciato un’attività di autotrasporto autonoma denominata Kargobot, che afferma abbia più di 100 camion senza conducente in funzione. DiDi ha affermato che l’attenzione è rivolta alla logistica e ai servizi di trasporto merci.

DiDi ha anche rilasciato due componenti hardware incentrati sulla guida autonoma. Il primo, sviluppato in collaborazione con la società tecnologica cinese Benewake, si chiama DiDi Beiyao Beta LiDAR. Lidar è l’acronimo di Light Detection and Ranging technology. I sistemi Lidar inviano laser che rimbalzano e possono misurare la distanza. Quei raggi di ritorno vengono elaborati da un algoritmo per creare una rappresentazione tridimensionale degli oggetti circostanti, una tecnologia chiave per i veicoli autonomi per comprendere il loro ambiente.

Il secondo sviluppo è una piattaforma informatica per auto autonome chiamata Orca. L’ambizioso obiettivo di robotaxi e i nuovi prodotti di DiDi evidenziano il suo desiderio di spingersi oltre il semplice ride-hailing in nuove aree, incluso lo sviluppo della tecnologia di guida autonoma.

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DiDi ha creato la sua unità di guida autonoma nel 2016 e l’ha trasformata in una consociata interamente controllata nel 2019. Da allora, ha raccolto finanziamenti esterni da sostenitori tra cui SoftBank. L’azienda ha testato i suoi robotaxi in varie parti della Cina. Il mese scorso ha iniziato le operazioni commerciali dei suoi robotaxi nella città di Guangzhou, nel sud della Cina.

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