Dumping a Km 0: la Cina spinge le esportazioni di auto “usate” a ogni costo

La manovra si inserisce in una più ampia strategia di espansione globale della Cina, oltre l’allentamento delle restrizioni sull’export.
esportazione audo dalla cina esportazione audo dalla cina

In un contesto, come quello attuale in Cina, di sostegno massiccio all’industria auto nazionale, il governo di Pechino è al centro di una strategia sempre più aggressiva per esportare veicoli praticamente nuovi a prezzi stracciati.

Advertisement

Secondo un’inchiesta esclusiva di Reuters, la Cina starebbe immatricolando e poi rivendendo all’estero centinaia di migliaia di auto mai utilizzate, formalmente classificate come “usate”, con l’obiettivo di drogare i dati interni di vendita e liberare magazzini pieni di invenduti.

Advertisement

La pratica è semplice quanto efficace: i veicoli, spesso a motore termico, ma non esclusivamente, risultano venduti a grossisti o esportatori ancor prima di raggiungere il salone espositivo. Dopo una registrazione sommaria a nome di clienti che di fatto sono enti commerciali e non privati, le auto sono spedite in massa verso mercati in crescita come Russia, Asia centrale e Medio Oriente. Rientrano così nei numeri di vendita, ma non essendo esattamente tra le auto vendute circolanti.

esportazione audo dalla cina

Solo nel corso del 2024, sarebbero stati movimentati quasi 500.000 veicoli a chilometri zero, secondo l’indagine. Il fenomeno, come si intuisce dall’andazzo cinese degli ultimi mesi, è la conseguenza di una concorrenza spietata nel mercato interno, dove oltre 300 case automobilistiche competono, in particolare nel segmento delle auto elettriche.

Quattro anni di guerra dei prezzi hanno eroso i margini di profitto, spingendo produttori e amministrazioni locali a trovare nuove vie per alleggerire le scorte. Almeno 20 governi locali in Cina risultano coinvolti in questa operazione, offrendo licenze di esportazione extra, incentivi fiscali e persino la costruzione di infrastrutture logistiche dedicate, come magazzini gratuiti per gli esportatori. Alcune province, come il Sichuan, hanno perfino sviluppato canali digitali di vendita su piattaforme e-commerce come Alibaba, dove decine di marchi promuovono i propri veicoli “usati” a clienti internazionali.

auto cinesi
Advertisement

La manovra si inserisce in una più ampia strategia di espansione globale della Cina nel settore dell’auto, già avviata dal 2019 con l’allentamento delle restrizioni sull’export. Tuttavia, gli effetti collaterali sono oggetto di crescente preoccupazione tra i concorrenti esteri, che vedono in queste operazioni una forma di dumping commerciale mascherato.

X