Dopo un’attesa lunga sei anni e un silenzio che ha alimentato speranze e scetticismo, De Tomaso rompe finalmente il ghiaccio e presenta il primo esemplare di produzione della sua esclusiva P72. Il prototipo svelato nel 2019 aveva acceso l’immaginazione degli appassionati di auto classiche e supercar, ma i lunghi tempi di sviluppo avevano gettato ombre sulla fattibilità del progetto.
Oggi, con la conferma dell’avvio delle consegne entro la fine del 2025, l’iconico marchio italo-argentino torna sotto i riflettori del panorama automobilistico mondiale.

La De Tomaso P72 è molto più di una semplice hypercar. È una celebrazione della meccanica pura e del design senza tempo. In un’epoca dove dominano l’elettrificazione e l’assistenza digitale, la P72 si distingue per un approccio radicalmente differente. L’abitacolo, infatti, è un omaggio alla tradizione analogica, completamente privo di display e tecnologia superflua: niente schermi touch o infotainment, solo strumentazione in alluminio lavorato a mano con finiture in oro rosa, pelle bianca cucita artigianalmente e carbonio a vista.

Al cuore del progetto c’è un telaio monoscocca in fibra di carbonio realizzato in un unico pezzo continuo, senza punti di giunzione, che offre un livello straordinario di rigidità strutturale e leggerezza. Secondo la casa, questa soluzione rappresenta un nuovo standard nel mondo delle supercar, in termini di integrità ingegneristica.

Il design esterno della P72, firmato per mantenere fede all’estetica del prototipo del 2019, trae ispirazione diretta dalla storica De Tomaso P70 del 1965, nata dalla collaborazione tra Alejandro De Tomaso e Carroll Shelby. L’esemplare mostrato al pubblico indossa una livrea bianco perla con dettagli in oro rosa, dai profili ai cerchi, fino agli specchietti: un look rétro-futurista che non passa inosservato.

Sotto il cofano pulsa un motore V8 sovralimentato da 5.0 litri, con circa 700 CV e oltre 800 Nm di coppia, con trazione posteriore e cambio manuale a sei rapporti. Il motore, derivato dalla famiglia Ford Coyote ma sviluppato da Roush, è stato messo a punto appositamente per questa vettura, rafforzando l’unicità del modello. De Tomaso ha volutamente evitato di diffondere numeri su prestazioni come accelerazione e velocità massima.
Le sospensioni a bilanciere (pushrod) con regolazioni manuali in tre direzioni permettono al pilota di adattare il comportamento dinamico della vettura in base allo stile personale, senza filtri elettronici. Come afferma Norman Choi, CEO del brand: “La P72 è la nostra dichiarazione poetica: una vettura con un’anima autentica, un’estetica immortale e una dinamica che trascende il tempo”.
Il prezzo non risulta ancora annunciato ufficialmente, ma certamente in linea con l’esclusività dell’opera. Un oggetto da collezione, destinato a diventare icona contemporanea per veri intenditori.