Discussioni roventi in Cina, che possono coinvolgere le vendite di auto orientali nel mondo: FAW-Audi sferra l’attacco alla Xiaomi SU7 per i chip consumer. Da una parte la cinese First Automobile Works (FAW), enorme produttore di auto nel Dragone con oltre un milione di mezzi annui, assieme alla tedesca Audi del Gruppo VW. Rammentiamo che FAW-VW è del 1991: società mista con l’azienda del Dragone più la sezione Volkswagen operante nel Celeste Impero. Dall’altra la cinese Xiaomi che con le sue vetture elettriche a elevatissimo contenuto tecnologico sta mandando in tilt il risiko automotive.
Ora però l’attacco frontale di Li Fenggang, Vice Direttore Generale Esecutivo di FAW-Audi Sales Co., Ltd., che ha rilasciato una dichiarazione video in cui sottolinea le differenze tra i semiconduttori di fascia consumer e quelli di fascia automotive. Li ha affermato con fermezza che “le auto non sono beni di consumo in rapida evoluzione” e che Audi “non farà mai pressioni sugli utenti”.

Qual è la questione: FAW-Audi contro Xiaomi SU7 per i chip consumer
Le dichiarazioni di Li gettano benzina sul fuoco delle polemiche in un contesto di crescente dibattito, in particolare dopo il lancio della Xiaomi YU7, che a quanto pare utilizza un chip Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 di fascia consumer per il suo sistema di bordo. Questo ha portato a un’ampia attenzione da parte del pubblico e dell’industria in merito all’affidabilità e alla sicurezza di tali componenti nelle applicazioni automobilistiche, riporta CNC.
Una bella differenza
Li Fenggang ha illustrato le distinzioni fondamentali tra i due tipi di chip, rispondendo all’idea, sostenuta da alcune Case automobilistiche, che i processori di fascia consumer offrano una potenza di calcolo superiore e una sicurezza adeguata. Ha chiarito che quelli di fascia automotive devono superare una rigorosa serie di certificazioni internazionali, tra cui AEC-Q, ISO 26262 e IATF 16949. Al contrario, i chip di fascia consumer si trovano nei dispositivi elettronici di uso quotidiano come telefoni smartphone, computer e dispositivi per la smart home.
Tre punti chiave: uno, l’ambiente
L’elettronica di consumo opera in ambienti interni stabili, mentre le macchine sono esposte a condizioni estreme come alte temperature, freddo gelido, pioggia, neve, polvere, urti e vibrazioni. I chip per uso automobilistico vengono progettati per funzionare in modo affidabile da -40 °C a 150 °C (da -40 °F a 302 °F), mentre i chip per uso domestico sono classificati per un intervallo di temperatura molto più ristretto, da 0 °C a 70 °C (da 32 °F a 158 °F). I materiali per uso automobilistico devono inoltre essere resistenti al corrosione e condensa.
Due, la durata
Per Li, l’elettronica di consumo ha un ciclo di aggiornamento rapido, con chip progettati per una durata di 3-5 anni. Le auto, tuttavia, dovrebbero restare in vita 10-15 anni. I processori per uso automobilistico richiedono ai fornitori di garantire una fornitura stabile per oltre 10 anni, con un’estrema uniformità tra i diversi lotti di produzione.
Tre, la sicurezza
A differenza degli smartphone, le auto trasportano persone ad alta velocità e un guasto di un componente può avere conseguenze fatali. I chip di fascia consumer consentono un tasso di difettosità fino a 500 PPM (parti per milione), ovvero 500 guasti per milione di unità. I chip di fascia automotive, al contrario, richiedono in genere un tasso di difettosità inferiore a 1 PPM (uno su un milione).
Il professor Zhu Xichan dell’Automotive College della Tongji University ha spiegato che un’auto contiene circa 1.000 chip. Per i componenti critici per la sicurezza funzionale che potrebbero avere un impatto sulla proprietà o sulla vita personale, i chip devono essere sottoposti alle certificazioni di sicurezza funzionale AEC-Q100 e ISO 26262, che li qualificano come “di livello automobilistico”. Tuttavia, per i componenti non critici per la sicurezza, sono richiesti solo i test di resistenza ambientale e durata AEC-Q100.

Ma Xiaomi è l’unico produttore a usare quei chip?
A quanto sembra, la Xiaomi YU7 non è la prima auto a integrare chip di livello non automobilistico. Tesla, quasi un decennio fa, ha iniziato a sperimentare con tali componenti, sebbene abbia dovuto affrontare richiami su larga scala a causa di problemi di surriscaldamento dei processori. Le straordinarie vendite della YU7 hanno riacceso la domanda: i consumatori dovrebbero acquistare auto intelligenti con abitacoli controllati da chip di livello consumer?
Xiaomi non dice se il chip Snapdragon 8 Gen 3 abbia superato i test AEC-Q100, ha annuncia che la scheda madre del cockpit dello YU7 ha superato i test di livello automobilistico AEC-Q104. Uno standard di convalida a livello di sistema per i moduli multi-chip (MCM), incentrato sull’accoppiamento termico, l’interazione delle sollecitazioni elettriche, l’affidabilità strutturale e la stabilità di servizio a lungo termine di più chip all’interno di un package. Insomma, il big tech cinese ha pronto lo scudo per proteggersi contro tutte le accuse.