Ecotassa per finanziare l’elettrico: per ora nessuna novità nel 2022

Walter Gobbi
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La legge Bilancio 2022 non prevede niente per l’auto elettrica. Su Internet, si legge di una possibile ecotassa per finanziare l’elettrico. Ma, per ora, non c’è nessuna novità. In sostanza, si dovrebbe andare a tassare chi ha un’auto termica, a benzina o diesel. Con quei soldi, si farebbe un fondo per le elettriche: da qui, si attingerebbe per avere gli incentivi.

Ecotassa per gli incentivi elettrici: l’anno prossimo?

A questo punto, da vedere cosa accadrà nel 2022. Ormai la partita del 2021 è chiusa.

Sono infatti coese e incredule le associazioni che rappresentano in Italia l’intero mondo della mobilità sostenibile e le filiere industriali e commerciali automotive, di fronte alla totale assenza, nella legge Bilancio, di misure per affrontare la transizione ecologica ed energetica della mobilità.

Eppure, l’attiva partecipazione ai lavori del “Tavolo Automotive” aveva prodotto diverse proposte di intervento. Sia di politica industriale per la riconversione della filiera automotive. Sia di pianificazione pluriennale di sostegno all’acquisto di veicoli a zero e bassissime emissioni per cittadini e imprese.

E due. La mancata previsione di un intervento strutturale nella legge Bilancio 2022 si somma all’assenza di misure specifiche nel PNRR nella componente “transizione energetica e della mobilità sostenibile”.

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Italia caso unico in Europa per l’auto

In questo modo l’Italia diventa l’unico Paese europeo, con un’importante vocazione manufatturiera automotive, che non sostiene ed instrada il consumatore verso l’acquisto di auto e veicoli commerciali a zero e bassissime emissioni, né interviene con specifiche misure di salvaguardia dei livelli occupazionali.

Gravissimi gli impatti previsti sul mercato e i rischi di tenuta della filiera nazionale.

Serve favorire il rinnovo del parco circolante, ancora tra i più vetusti e meno sicuri ed inquinanti d’Europa;

Occorre sostenere la diffusione di veicoli ecologici, che altrimenti subirà una inevitabile battuta d’arresto, vanificando il trend positivo innescato negli ultimi anni grazie all’ecobonus.

Queste scelte, inoltre, rischiano di non far raggiungere all’Italia i target sulla penetrazione nel parco circolante dei veicoli a zero e bassissime emissioni prefissati dal Piano Nazionale Energia e Clima e di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 ed al 2050, prefissati a livello europeo e sottoscritti dal nostro Paese.

L’analisi d’impatto delle misure di incentivo dello scorso anno ha evidenziato i molteplici effetti positivi che misure a sostegno del mercato possono imprimere al sistema paese, sia in termini ambientali, che di sostegno all’intero settore industriale e commerciale, in un momento di grande difficoltà in cui le imprese stanno affrontando la crisi post pandemica e la transizione produttiva.

Vedremo se e come nel 2022 ci sarà qualche euro per l’auto. Visto che a pioggia è arrivata una cascata di diamanti su altri settori. Con un’ecotassa si risolverà qualcosa?

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